London Film Festival, 7-18 ottobre 2020
Traumi e rap battle
Come è stato il caso per quasi tutti i festival del mondo, quest’anno il London Film Festival ha dovuto rivisitare il suo formato. Oltre alla programmazione quasi interamente digitale, la rosa di film in mostra, più per necessità che per scelta, era concentrata su film britannici, spesso finanziati e/o distribuiti dall’organizzatore del festival, il British Film Institute.
Tra questi si distingue per impatto e pregio Mogul Mowgli, secondo lungometraggio e primo film narrativo del regista pakistano-statunitense Bassam Tariq, con protagonista il sempre eccezionale Riz Ahmed. Mogul Mowgli si tuffa a capofitto nei temi dell’identità religiosa e culturale del protagonista, nel macigno di responsabilità che viene con l’essere un britannico di prima generazione.
Zed (interpretato da Ahmed) è un rapper emergente britannico-pakistano a un passo dal successo, che sta per partire per un tour internazionale quando viene improvvisamente colpito da una serie di sintomi inizialmente inspiegabili. Torna da New York, dove vive, a Londra per vedere la sua famiglia e venire a patti con la sua malattia degenerativa.
Lo aspetta al varco anche un’eredità pesante quanto quella di una malattia genetica, se non di più: quella del trauma intergenerazionale, che si presenta in molteplici forme, tra le quali flashback della famiglia di Zed, ma anche musiche, simboli e immagini legate alla cultura del Pakistan, che appaiono lentamente in scenari sempre più disorientanti, mentre Zed affronta il passato che si era lasciato dietro nel Regno Unito e il futuro che lo aspetta, molto diverso da quello che immaginava. La commistione/scontro di culture infonde anche microscopici dettagli, come il suo camice d’ospedale che nelle scene oniriche è ricoperto di ricami tradizionali pakistani.
Non di minore importanza nella veridicità della storia è il fatto che Ahmed abbia un notevole passato musicale come rapper, un suo talento che negli ultimi anni aveva un po’ preso la polvere mentre la sua carriera di attore decollava.
La prima scena del film è un esplosivo rap in bilico tra culture; il resto di Mogul Mowgli riesce ad essere altrettanto dinamico e cinetico mentre si occupa con occhio attento di temi complicati, come la malattia e la famiglia, la carriera e i sogni, e le loro molte intersezioni.
Mogul Mowgli [id., Regno Unito/USA 2020] REGIA Bassam Tariq.
CAST Riz Ahmed, Aiysha Hart, Alyy Khan, Sudha Bhuchar, Nabhaan Rizwan.
SCENEGGIATURA Bassam Tariq, Riz Ahmed. FOTOGRAFIA Anika Summerson. MUSICHE Paul Corley.
Drammatico, durata 90 minuti.