Una storia di attrazione, amore e condivisione
Due poli che si respingono e inevitabilmente si attraggono. Corpi che hanno bisogno l’uno dell’altro per esistere. Anime che trovano pace solo nell’abbraccio. Sono questo Marianne Sheridan e Connell Waldron, tanto diversi quanto bisognosi di stare insieme: lei intelligente, ribelle, appartenente a una ricca famiglia irlandese, lui timido, sportivo, studioso, figlio della donna delle pulizie in casa Sheridan. Frequentano la stessa scuola, si guardano, si desiderano, fanno sesso, tenendo nascosta la loro relazione, ignorandosi in classe.
Normal People, la serie prodotta da Element Pictures per BBC Three e Hulu, creata da Lenny Abrahamson (Frank, Room) e da Hettie Macdonald, prende le mosse dall’omonimo romanzo di Sally Rooney – che lavora alla sceneggiatura insieme ad Alice Birch (Succession) e a Mark O’Rowe. Racconta, lungo dodici episodi, Marianne (Daisy Edgar-Jones) e Connell (Paul Mescal) anche attraverso il sesso, la loro storia d’amore intensa, complicata, la loro passione ardente.
È una narrazione fatta di amplessi, di abbracci, di condivisione delle proprie paure, dei propri sogni, dei propri mondi. Abrahamson e Macdonald portano sul piccolo schermo l’attenzione verso le emozioni dei personaggi, mostrano con precisione e rigore le fragilità di due ragazzi che stanno crescendo, che vivono nell’inadeguatezza del loro corpo, della loro vita, della loro pelle.
Normal People segue l’ultimo anno delle superiori di Connell e Marianne per poi seguirli al college, dove la situazione si ribalta: la ragazza, bullizzata al liceo, ora si integra nella comunità, mentre il ragazzo vive intrappolato nelle proprie insicurezze, nelle debolezze di una mascolinità lontana dai cliché. La relazione va avanti tra amicizia e amore, ansia e distruzione, in una stasi da “persone normali” che rende universale la loro storia. I protagonisti procedono nella vita, raggiungono traguardi ma non maturano emotivamente, rimanendo incastrati l’uno nell’altra. Si dà un’istantanea del tumulto interiore, della profondità e della complessità delle emozioni, del desiderio sessuale, non si offre una visione archetipica del primo amore, quello da teen drama tradizionale, pur lavorando intorno a situazioni narrative che gli appartengono, si trattano con un approccio autoriale temi importanti quali il bullismo, la diseguaglianza economica, la violenza domestica e la depressione.
Il sesso c’è, ci sono i corpi che si toccano e si desiderano, e la macchina da presa li intrappola in primi piani di volti, sguardi, espressioni, diventando una storia di pelle, muscoli e attrazione. Attraverso il sesso Connell e Marianne si capiscono, si conoscono, condividono tutto di sé, trovando il loro posto felice: se con le parole fanno fatica a spiegarsi, con il corpo non possono mentire. Normal People è un racconto intimo che va al di là, diventando manifesto di una generazione in bilico tra emozioni autentiche e paura di viverle, tra desiderio e scarsa arrendevolezza al fragore dei sentimenti, e i muri a poco a poco cadono.
Normal People [id., Irlanda 2020] IDEATORI Lenny Abrahamson, Hettie Macdonald (dal romanzo Normal People di Sally Rooney). CAST Daisy Edgar-Jones, Paul Mescal, India Mullen, Sarah Greene, Fionn O’Shea. Drammatico, durata 30 minuti (episodio), miniserie.