Il traghettatore nell’inferno del sapere
Uno stile inconfondibile, dissacrante e rapido. Una lingua veloce che, affilata come una spada, pungola l’interlocutore. Una presenza scenica forte, fisica. Questo è Paolo Bonolis, uno dei conduttori più amati e anche più criticati della televisione italiana a causa dei suoi programmi definiti trash.
Narratore delle nefandezze umane, Bonolis, che ha iniziato a lavorare in tv con Bim Bum Bam, è capace di mostrare un’umanità greve, ignorante, caciarona (Ciao Darwin, Avanti un altro!), di interrogarsi sul senso della vita (Il senso della vita), raccontare chi siamo attraverso le canzoni della nostra vita (Sanremo, Music) e ancora di prendere in giro i più piccoli trattandoli da pari (Chi ha incastrato Peter Pan?). La sua cifra stilistica è uno spietato cinismo che non lascia in pace nessuno. La prossemica parla chiaro: lui è al centro, detta le regole (nel gioco finale di Avanti un altro! si vince dando la risposta sbagliata), mantiene un certo distacco che è lui a eliminare quando vuole. È creatore di modi di dire, traghettatore intelligente e ironico nell’inferno del sapere, è portatore di fortuna per il concorrente che ne ha bisogno, pone interrogativi in un agone di cui lui è moderatore. Sceglie in maniera mirata le sue vittime e con brutalità le ridicolizza, portandole al centro dello studio, situazione tipica dei suoi programmi. Che sia l’anziano, il giovane non troppo sveglio, quello troppo magro o quello troppo in carne, raschia nel calderone del “peggio” per convenzioni sociali e, come il bullo della scuola, infierisce. Lui non è il primus inter pares ma il primus che può ergersi a giudice/professore. Ciò appare evidente dalla sintassi corretta e dalla sua lingua, ricca e colta, che stride con quella degli altri, povera, dialettale, qualunquista. In Avanti un altro! capisce al primo sguardo se chi ha davanti è un “personaggio”, se può essere oggetto delle sue battute, da quello che lui chiama opinion leader ai vari concorrenti. Le sue battute e le sue gag rientrano in una sorta di canovaccio che rispolvera di volta in volta: l’apostrofare un’anziana signora “la vecchia”, additare come voglioso l’uomo che indugia con lo sguardo sul corpo delle “vallette”, definire “entusiasmo ingiustificato” quello del pubblico verso l’amico e collega Laurenti.
Lo stesso schema segue anche Ciao Darwin che, sempre uguale a sé stesso, punta a esibire un’umanità che esiste e di cui facciamo parte, la stessa che nelle tribune politiche per dimostrare la propria idea, si urla addosso usando banali e sterili argomentazioni. Il punto nevralgico del programma, dove si scontrano Davide e Golia, è la macchina del tempo in cui il presentatore bacchetta e umilia. Con i suoi programmi Bonolis tocca l’alto e il basso, entra in un mondo tanto affascinante quanto sconvolgente, quello del trash, rompe i confini, usa ciò che sa dell’avanspettacolo; si ha la sensazione però che molto potrebbe fare come quello studente pieno di potenziale che ancora non ha dato il meglio di sé.
Ciao Darwin [Italia 1998-] IDEATORI Paolo Bonolis, Stefano Magnaghi.
CONDUTTORI Paolo Bonolis, Luca Laurenti. REGIA Roberto Cenci.
CANALE Canale 5.
Varietà/Satirico, durata 190 minuti (puntata).
Avanti un altro! [Italia 2011-] IDEATORI Paolo Bonolis, Stefano Santucci.
CONDUTTORE Paolo Bonolis, Luca Laurenti. REGIA Stefano Vicario.
CANALE Canale 5.
Quiz, durata 70 minuti (puntata).