Ritorno alla Magliana
Va detto immediatamente che Non ci resta che il crimine di Massimiliano Bruno poteva essere una mossa interessante nell’ottica di un (forse ennesimo) tentativo di mettere in moto definitivamente quel motore, in parte nuovo di pacca, che la commedia italiana sembra aver iniziato a lucidare da un po’ di tempo a questa parte.
C’era questo simpatico rimando a due film che hanno raggiunto, per un motivo o per un altro, ormai da tempo immemore lo status di cult (Non ci resta che piangere e Ritorno al futuro) e quindi in partenza potevamo trovare le premesse per qualcosa di – se non altro – frizzante e accattivante. Ma i problemi, alla fine dei conti, sono purtroppo tanti. Bisogna ammettere anche che quelli enormi sono quasi tutti di ordine strutturale: tutto sommato, Giallini, Gassman e Tognazzi sembrano un trio abbastanza funzionale e la Pastorelli e Leo fanno la loro sporca e criminale figura, ma il film arranca sul piano della messa in scena e ogni innesco narrativo ha sempre un che di fiacco e mai dice qualcosa di ulteriore rispetto alla semplice direzione che la trama (sempre molto lineare) sta ogni volta prendendo.
Ora, capisco che possano essere critiche e osservazioni molto basilari, è vero, ma è impossibile fare finta di non notare queste mancanze, perché i riferimenti, più o meno recenti, ci dicono che un’altra commedia italiana potrebbe con più continuità esistere: si pensi a Smetto quando voglio o a Perfetti sconosciuti, due film che – con tutti i difetti che possiamo attribuire loro – hanno un obiettivo chiaro e lampante, un percorso estetico ed etico che lascia una scia per tutta la durata del loro svolgimento, permettendo allo spettatore di provare quantomeno a riflettere su alcuni temi. Non ci resta che il crimine – c’è poco da fare – non riesce a crearne, e nonostante il materiale a disposizione (un interessante incontro-scontro tra l’Italia odierna e quella dei primi anni Ottanta romani e della loro/nostra criminalità organizzata) si concentra sempre troppo a far stare in piedi i vari personaggi, riuscendo a inanellare solo qualche simpatica e divertente (ma niente di più) situazione comica.
Non ci resta che il crimine [Italia 2019] REGIA Massimiliano Bruno.
CAST Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Edoardo Leo, Gianmarco Tognazzi, Ilenia Pastorelli, Massimiliano Bruno.
SCENEGGIATURA Massimiliano Bruno, Andrea Bassi, Nicola Guaglianone, Menotti. FOTOGRAFIA Federico Schlatter. MUSICHE Maurizio Filardo.
Commedia, durata 102 minuti.