FAKE MOVIES – A cura di Michele Galardini
Animazione ma non troppo
A seguito della caduta di un piccolo meteorite a Weno (capitale dello stato di Chuuk nella Micronesia), due uomini scoprono una bambina avvolta da un’aura verdognola. La piccola Sasha cresce assieme a loro senza conoscere i suoi veri genitori fino a quando, al compimento dei 18 anni, uno strano essere peloso arriva, a bordo di una navicella, per annunciarle che è diventata la nuova regnante della Galassia NGC 1275 e che deve partire subito per scongiurare una terribile guerra interna tra i pianeti alleati.
C’è tutto il nuovo corso della Disney in questo film di Natale, Sasha, che si preannuncia non solo campione di incassi ma possibile nuovo cult di genere. Non solo l’apertura verso un’idea di famiglia con genitori omosessuali, dove l’assenza di una figura femminile adulta non è dovuta a incidenti o malattie pregressi, ma anche e soprattutto la consacrazione di un target di riferimento mediamente adulto e moderatamente amante del cinema (non solo Disney). Per fisionomia e carattere Sasha ricorda la Rey protagonista della nuova saga di Star Wars e anche la navicella guidata dal piccolo Sbrug farà sobbalzare i più attenti per la sottile somiglianza col Millennium Falcon, ma tutto questo – lo sappiamo noi e lo sa la Disney – ormai non basta. Sasha si presenta dunque come un thriller: fa della violenza un uso mirato ma incisivo; presenta una narrazione frammentata in cui passato e presente coesistono nella stessa realtà, ognuno influendo sull’altro (non posso dirvi di più); distrugge il politically correct raccontando una situazione politica interna alla Galassia NGC 1275 retta da un “razzismo buono” che garantisce la pace attraverso uno scambio continuo di insulti tra pianeti.
Sasha sarà sicuramente un successo in America, molto meno in Italia; il perché è presto detto. L’ennesimo colpo gobbo dei titolisti ha voluto che l’originale Selene – richiamo, a loro avviso, eccessivamente vivo a una delle più famose ex pornostar nostrane – diventasse Sasha che, però, i più non hanno fatto fatica a collegare mentalmente a un’altra celebre ex pornostar. A completare l’opera ci ha pensato una locandina senza personaggi, con solo una notte stellata attraversata da una cometa e delle casette illuminate in basso. Risultato? Spettacolo delle 17 del primo sabato di proiezione in una sala medio-grande di un Multiplex: 50 persone in sala (me compreso), età media 30 anni, percentuale di uomini 96%, percentuale di uomini usciti dalla sala dopo due minuti 99%. Peccato, è il marketing baby.
Sasha [Selene, Stati Uniti 2018] REGIA Sean Holmes.
CAST (doppiatori originali) Greta Gerwig, Alec Baldwin, Viggo Mortensen, Jonah Hill. CAST (doppiatori italiani) Ilary Blasi, Alessio Boni, Elio Germano, Alessandro Cattelan.
SCENEGGIATURA Jared Bush. MONTAGGIO Jeff Draheim. MUSICHE Mark Mancina.
Animazione/fantascienza, durata 95 minuti.