1812!!!
La pubblicazione de La storia pittoresca, drammatica e caricaturale della Santa Russia, scritta e disegnata nel 1854 da Gustave Doré, permette di riscoprire un’opera in grado di gettare una nuova luce sulla preistoria del fumetto. È una magniloquente e feroce satira con cui Doré immagina col sorriso sulle labbra e gli artigli sulle unghie una fantasiosa e ironica storia della Russia all’insegna del grottesco e del ridicolo, partendo dalle leggende delle origini e arrivando alla Guerra di Crimea, allora in corso.
La Storia pittoresca, drammatica e caricaturale della Santa Russia è un’opera pionieristica ed esilarante che ha tutte le carte in regola per diventare imprescindibile. Non solo grazie al talento immenso di Gustave Doré, che del resto i “commenti disegnati” alla Divina Commedia, al Don Chisciotte e ad altri capolavori della letteratura coeva e passata rendono inutile ribadire; lo è per come appare, riscoperta e riletta oggi e tenendo ovviamente presente le caratteristiche proprie del tempo, come una graphic novel ante-litteram, anche se al posto delle nuvolette ci sono le didascalie ai disegni.
O meglio, è un’opera che si pone come un punto di passaggio decisivo tra la tradizione dell’illustrazione e quello che sarà qualche decennio dopo. Non si tratta infatti di una raccolta di vignette sulla storia della Russia e sugli stereotipi dei suoi abitanti, indipendenti e slegate tra loro, né l’efficacia ironica e satirica dipende esclusivamente dal valore delle singole vignette. È al contrario un’opera estremamente compatta, ricca di rimandi interni sia narrativi – su tutti, i tormentoni degli zar che muoiono di coliche renali, maniera per dire avvelenati, la fissazione su Costantinopoli e il richiamo al 1812 (anno della sconfitta di Napoleone sul suolo russo) che risuona fin dall’alba dei tempi – che grafici – le silhouette degli zar decapitati o vittime delle “coliche” o le lance alte come grattacieli nei momenti di battaglie e assedi.
Doré ha saputo rendere estremamente funzionale il suo tratto, anche “semplificandolo”; c’è uno stile più caricaturale e indefinito, gli sfondi, tolte una manciata di illustrazioni di per sé magniloquenti, sono essenziali e il suo tipico chiaroscuro si concentra sulle silhouette e i dettagli di personaggi, oggetti e armi. I disegni sono inoltre estremamente “dinamici”, differenziandosi così dalla staticità tipica di molte vignette dell’epoca: è un ulteriore esempio della coerenza di questa storia soprattutto caricaturale e di come possa essere considerata oggi un “romanzo grafico”. Del resto, una delle ispirazioni di fondo è il romanzo picaresco e comico, e da questo punto di vista è stata una scelta geniale e sottilmente perfida immaginare Rabelais come uno dei primi storici della Russia.
Storia pittoresca, drammatica e caricaturale della Santa Russia [Historie de La Sainte Russie, Francia 1854]
TESTI E DISEGNI Gustave Doré.
EDITORE Eris Edizioni [ristampa 2018]. COLLANA Chaos – Arte.
Satira/Graphic Novel, 120 pagine, bicromia.