FAKE MOVIES – A cura di Michele Galardini
Paga o muori
Una mattina qualunque, nel pieno centro di Roma, da un wormhole escono due emissari di Magnus, oscuro signore delle galassie e, senza pensarci due volte, distruggono tutto quello che li circonda nel raggio di dieci km. Il messaggio è chiaro: invasione. L’unica speranza dell’umanità risiede in un gruppo di supereroi sparsi per il globo che solo il misterioso Paolo Bianchi sa come riunire: gli Expenders.
Opera prima “americana” per Behrani, di cui i cinephile conoscono per filo e segno il passato, costellato da una serie infinita di premi nei più prestigiosi festival (il solo Ana del 2012 gli ha portato l’Orso d’argento a Berlino per la miglior regia e l’Oscar come miglior film straniero, recuperatelo in qualunque modo). La storia sembra un copia e incolla fuori tempo massimo degli Avengers ma è negli intenti che si tocca lo scarto reale tra le due narrazioni. Agli Expenders non interessano le sorti del mondo o almeno non tanto quanto il denaro, senza il quale nessuno lascerebbe il suo rifugio segreto. La chiave di tutto è Paolo Bianchi, eminenza grigia detentrice di risorse statali pressoché illimitate (spoiler alert: in realtà può solo stampare banconote all’infinito), le cui origini sono già al centro di un progetto di prequel previsto in uscita per il 2020 il cui titolo provvisorio è In Flation. I soldi non mancano nemmeno alla casa di produzione E35 – ormai staccatasi totalmente dall’universo indipendente e lanciata verso un futuro da leader nei blockbuster di domani – che, una volta pagate le star e Roger Deakins, butta quello che resta sugli effetti speciali offrendo uno spettacolo gigantesco che vale da solo il prezzo del biglietto, come direbbero gli spettatori più insolenti.
Il lato oscuro di questa scelta, però, è l’assenza totale e abbacinante di una sceneggiatura che riesca a tenere assieme tutte le linee narrative legate ai protagonisti, ognuno dei quali sembra muoversi in totale anarchia rispetto alla storia: non si spiega altrimenti la decisione di Battani di lasciare improvvisamente il primo combattimento per andare a farsi uno Jägermeister al bar (product placement o cialtroneria?), mentre The Incredible Bitch sta per essere divorata da uno dei “mangiamondi”.
Dicevamo degli intenti, sulla carta ottimi, di spostare l’attenzione sul denaro come motore dello scontro, senza il quale Roma, l’Italia e la Terra verrebbero distrutte in meno di cinque minuti: cercare vie alternative al capitalismo è ormai impossibile a meno che non sopraggiunga una crisi totale che azzeri l’ordine costituito, come accade nel film. «Quando ci chiediamo cosa mettere al posto del capitalismo restiamo estremamente perplessi», diceva Keynes, Behrani risponderebbe «Keynes non ha mai conosciuto Magnus».
The Expenders [id., USA/Iran/Austria 2018] REGIA Bahmin Behrani.
CAST Chris Pratt, Meryl Streep, Benicio del Toro, Chris Hemsworth, Zoe Saldana, Idris Elba.
SCENEGGIATURA Christopher Markus, Stephen McFeely FOTOGRAFIA Roger Deakins. MUSICHE Danny Elfman.
Avventura/Fantasy 134 min.