Una meravigliosa apatia
Per essere un artista ci vogliono tante qualità, più o meno “appropriate”: la follia, l’estro, la razionalità ma anche l’irrazionalità… Sergio Gerasi in Un romantico a Milano oltre a dare al suo personaggio queste caratterizzazioni le personifica in altrettanti personaggi, veri mentori del suo eroe Drogo/Fermo.
Come in un film di Woody Allen, Drogo (ogni riferimento al Drugo coeniano è puramente casuale?) “dialoga” con i fantasmi di Alda Merini, Dino Buzzati, Lucio Fontana e Piero Manzoni per ritrovare la propria vena creativa ammassata sotto troppi pensieri tetri e la decadenza del corpo e della mente. Drogo è stato una volta Fermo, un fumettista di successo che adesso vive nella gloria del passato e fatica a realizzare un nuovo lavoro, così si ritrova a vagare per una Milano fantasticamente surreale dove “sembra esserci il mare” e l’ispirazione è cercata tra le vie della città e i guardinghi personaggi che la abitano. Una credibile “grande bellezza”. Diviso all’incirca in capitoli corrispondenti al cocktail bevuto nel periodo raccontato (da segnarsi le ricette dei drinks!), Un romantico a Milano è un graphic novel splendido, sia per chi si può riconoscere nel suo protagonista sia per chi ha nostalgia di un passato prossimo che fatica a essere riproposto oggi. E così, oltre alle sentenze argute dei sopracitati artisti, si leggono echi di Pazienza, i primi Gipi e Zerocalcare e Davide Toffolo, colleghi illustri di Gerasi che con lui condividono un elaborato pensiero critico sull’esistenza dei suoi personaggi e dell’umanità in generale. E a loro si ispira il tratto moderno dei disegni realisti e identificabili di un’onda autoriale a cui il fumetto contemporaneo ci sta sempre più abituando, dove anche i colori delle tavole possono nascondere un ben più alto significato. I rossi della sera, i pastelli degli interni, le sfumature delle rughe dei volti. Ma non siamo davanti ad una sterile accozzaglia di luoghi comuni sulla contemporaneità, l’ironia e la genuinità del pensiero droghiano è semplicemente nostra. L’incitamento a reagire all’apatia di tutti i giorni rifugiandosi nei teneri ricordi che fanno sorridere solo nell’evocarli: una semplice conchiglia per ricordare il mare e uno scambio di battute con una ragazza conosciuta per caso per ricercare la vena creativa perduta, rivelano il forte senso poetico del lavoro di Gerasi. Tutti almeno una volta nella vita facciamo i conti con noi stessi e non farlo sarebbe sbagliato e miope. Drogo non è un fallito, meramente ha vissuto.
Un romantico a Milano [Italia 2018] TESTI E DISEGNI Sergio Gerasi.
EDITORE Bao Publishing.
Graphic Novel, 176 pagine.