SPECIALE SERIE TV ON AIR
Nineties groove
Dopo il successo dei vari revival che Netflix ha messo in catalogo, Everything Sucks! affronta gli Anni ’90 con un nuovo gruppo di ragazzini appassionati di audio-video. Il risultato non ha gli stessi mezzi iconici di altre serie che calcano la storia recente (prima fra tutte Strange Things, ma anche The Get Down) ma la costruzione narrativa e i personaggi creati sono ugualmente amabili e vicini al pubblico.
I protagonisti della serie uscita a febbraio 2018 sono un gruppo di ragazzini appassionati di produzioni multimediali, guidati da un paio di immancabili adulti paladini della fantasia preadolescenziale. La scuola media aggiunge alle insidie della crescita personale anche istinti relazionali che portano alla scoperta di universi tutti da rivelare.
La realizzazione di un film tutto fatto in casa, cercando la gloria del capolavoro e finendo con il raggiungere il successo dei comici, porta il gruppo di inseparabili amici a un viaggio di scoperta personale e di comprensione della propria natura e volontà. L’inserimento di svariati elementi, anche particolarmente complessi da affrontare, nella vita quotidiana dei ragazzi, permette a Netflix e a Everything Sucks! di elaborare dimensioni a tutto tondo. Spicca particolarmente il rapporto pseudo amoroso tra Luke e Kate, minato alle fondamenta dall’attrazione che la ragazza (visibilmente e realisticamente più matura del coetaneo) prova verso Emaline, ma ci sono anche altre dimensioni interessanti. Tra di esse la relazione tra genitori “spaiati” che viene in questa serie affrontata con delicatezza, ma anche con una certa limpidezza e naturalezza che raramente si trova in questo genere di produzioni, rifuggendo la deriva drammatica delle reazioni dei figli.
Un punto di facile avvicinamento al pubblico è senz’altro la produzione del film che porta a un successo inaspettato, facendo diventare gli studenti sfigati per antonomasia in vere e proprie icone pop, anche se solo all’interno della scuola che frequentano. Del resto è dentro questo edificio che si risolvono tutte le dinamiche dei protagonisti e in buona parte anche quelle dei loro genitori, in un cortocircuito che fa coincidere quotidianità familiare e scolastica in tutto e per tutto.
Un elemento più tradizionale è la presentazione della relazione tra padre e figlio, avendo il primo lasciato che il secondo crescesse lontano da lui. Questo è probabilmente il dato più stucchevole della narrazione, ricalcando una dinamica prevedibile, fino alla sua conclusione.
Ma il bilancio della serie è comunque positivo, anche grazie alla sua brevità e velocità di fruizione: con un bingewatching di una serata si riesce a completare tutta la prima stagione. In attesa di una seconda stagione che, al momento, sembra piuttosto improbabile.
Everything Sucks! [id., USA 2018] IDEATORI Ben Tork Jones, Michael Mohan.
CAST Jahi Di’Allo Winston, Payton Kennedy, Patch Darragh, Claudine M. Nako, Quinn Liebling, Sydney Sweeney.
Commedia, durata 30 minuti (episodio), stagione 1.