XIX Sotto18 Film Festival & Campus, 16 – 23 marzo 2018, Torino
Nell’allegra fattoria
Giunto alla diciannovesima edizione, il neomaggiorenne Sotto18 Film Festival conferma la sua capacità di parlare a più pubblici di riferimento e di essere anagraficamente trasversale, accontentando la platea dei più piccoli come quelle dei più grandicelli e dei cinefili frequentatori di festival. Un film simbolo di questa trasversalità è il piacevolissimo e divertente Chi ha paura della volpe cattiva? di Benjamin Renner (già autore di Ernst e Celestine) e Patrick Imbert, presentato in anteprima italiana.
Le tre storie, ambientate nel piccolo mondo un po’ slapstick di una fattoria popolata da animali antropomorfi – un po’ alla Lupo Alberto, per intenderci con un riferimento nostrano –, sono tratte da fumetti scritti dallo stesso Renner. Nella prima lo stravagante trio formato da un maiale saggio e malcapitato e da un’anatra e da un coniglio sciocchi ed entusiasti deve compiere una missione al limite dell’impossibile: sostituire una cicogna e consegnare una neonata alla sua nuova famiglia. La seconda vede invece una volpe che non riesce a fare paura diventare involontariamente mamma di tre pulcini, mentre la terza ritrova il trio del primo segmento, che questa volta sostituiscono Babbo Natale.
Renner ha dichiarato che il film unisce Tex Avery e Jean De La Fontaine; sono favole con morale annessa e allo stesso tempo con un evidente fine educativo, attraversate da una vena di follia e nelle quali viene continuamente cercata la gag fisica. La sostanza slapstick è altrettanto forte di quella educativa, diventandone, in un certo senso, anzi lo strumento principale. Non ci sono infatti quegli eccessi che rischiano di diventare moralistici, quelle derive nel didascalismo e nel sentimentalismo che caratterizzano molte opere d’animazione rivolte ai bambini con il fine di insegnare qualcosa. Qui è tutto equilibrato: il “messaggio”, la tenerezza e la comicità. Sono certamente lontane le vette di follia e cattiveria di Tex Avery e dei migliori Looney Tunes, ma in Chi ha paura della volpe cattiva? è come se avvenisse il matrimonio tra la classicità irriverente della Warner e quella più poetica e fiabesca della Disney. È come se Duffy Duck e Bugs Bunny avessero preso parte ad una Sillie Symphony portando un po’ della loro furia distruttiva. Il tutto, naturalmente, con lo stile personale, affascinante e poetico, all’insegna dei colori pastello e dei tratti un po’ indefiniti ma chiari, quasi “impressionisti”, che già aveva caratterizzato Ernst e Celestine.
Così, banalmente solo per modo di dire, i più piccoli e le più piccole possono imparare qualcosa sull’amicizia, sulla fratellanza e sull’incontro tra diversi (in particolare nel secondo episodio), ridendo insieme agli accompagnatori adulti degli incidenti e delle sfighe che si susseguono.
Chi ha paura della volpe cattiva? [Le grand méchant renard et autres contes, Francia/Belgio 2016] REGIA Benjamin Renner, Patrick Imbert.
CAST (DOPPIATORI) Guillame Darnault, Damien Witecka, Antoine Schoumsky, Kamel Abdessadok, Boris Rehlinger, Céline Ronté.
SCENEGGIATURA Benjamin Renner, Jean Regnaud. MONTAGGIO Benjamin Massoubre. MUSICHE Robert Marcel Lepage.
Animazione, 80 minuti.