Una storia sbagliata
Anche la trilogia di Mister Grey è giunta al termine (forse); senza aggiungere nulla di nuovo o di diverso ai capitoli precedenti, continuando nello stile sciatto e monocorde che caratterizza sia i tre libri che i tre film.
Il tentativo goffo di aggiungere elementi da spy stories, affiancato a scene di sesso abbastanza esplicite ma che nulla hanno a che vedere con il bondage o la sottomissione sessuale, senza mai dimenticare la storia d’amore, creano un miscuglio di generi e perdono quel minimo di stile e coerenza creato dai due precedenti film. La sfumatura rossa inizia con il matrimonio da favola – ovviamente – tra Anastasia e Christian, seguito da un viaggio di nozze a Parigi che prosegue in una barca a Nizza. Teoricamente il sogno di ogni donna, almeno così pensano autrice e sceneggiatore, un matrimonio da favola, un uomo ricco e bello, che con la sua gelosia e possessione cerca di far capire quanto tiene alla sua sposa. Ma l’amore, fortunatamente, non è questo, e in un’epoca in cui i femminicidi sono all’ordine del giorno, in cui i casi di donne sfregiate da acido o fuoco arrivano da ogni parte del mondo, il messaggio che passa alle nuove generazioni è estremamente pericoloso. Una pellicola leggera rischia di diventare un veicolo di maschilismo facendo passare per amore ciò che in realtà è insicurezza e ossessione. Può sembrare un’esagerazione, un eccesso di significato affibbiato a un film che cerca solo il successo al botteghino, eppure per chi ha vissuto sulla propria pelle una storia sbagliata, basata sulla privazione della libertà individuale e facendo leva sulle insicurezze, assume un significato diverso, e il messaggio “chi ti ama non ti fa uscire da sola o ti controlla” è una morale profondamente sbagliata. Tutto il resto è noia, nel vero senso della parola. Unico punto positivo: gli autori in questo capitolo hanno scoperto l’ironia, regalando qualche risata alla platea, la stessa platea che sospira nelle scene di amore e sogna nelle scene di sesso. Una tipologia di pubblico che non rappresenta chi scrive e spero anche molte altre donne.
Cinquanta sfumature di rosso [Fifty Shades Freed, USA 2018] REGIA James Foley.
CAST Dakota Johnson, Jamie Dornan, Eric Johnson, Eloise Mumford, Rita Ora, Luke Grimes.
SCENEGGIATURA Niall Leonard (tratta dall’omonimo romanzo di E.L. James). FOTOGRAFIA John Schwartzman. MUSICHE Danny Elfman.
Drammatico/Sentimentale, durata 105 minuti.