SPECIALE CINEMA LGBTQ
Commistioni felici
I vampiri sono, come è noto, esseri notturni dediti al libertinaggio e la loro immortalità li porta spesso alla noia e alla ricerca del piacere sensoriale fine a sé stesso. Non c’è da meravigliarsi che, a cominciare dagli anni ’70, abbiano avuto un proprio filone erotico che si è mischiato al cinema dell’orrore con grande efficacia, tra baci e morsi, padroni e schiavi di sangue.
Tra le pietre miliari del genere è spesso ricordata l’opera di Jesús Franco a tematica omoerotica, Vampyros Lesbos, dal titolo eloquente. La pellicola tedesca (coprodotta con la Spagna) è un sogno febbrile che unisce il più classico dei film germanici, Nosferatu, alla liberazione sessuale qui rappresentata dai vampiri e dall’amore saffico. Essa sospende il tempo in lunghissime scene erotiche e rinuncia volentieri alla coerenza spaziale e narrativa in un tentativo parzialmente riuscito di fare di necessità virtù. Nonostante l’evidente mancanza di mezzi e soldi, Vampyros Lesbos ha un fascino tutto suo dovuto alla potenza di alcune immagini che mescolano erotismo e morte, al connubio azzeccato tra vampirismo e tematica lesbica e alla bellezza delle sue interpreti, specialmente di Soledad Miranda che interpreta la moglie del defunto (definitivamente) conte Dracula. Questo fascino non è sufficiente a far digerire i tanti problemi del film, come la trama a malapena abbozzata e la colonna sonora psichedelica di qualità infima che commenta in modo intrusivo le annacquate sequenze del club. Bisogna, tuttavia, accettare gli esiti altalenanti di un cinema che invecchia rapidamente e la cui visione andrebbe contestualizzata con l’aiuto delle, ormai tantissime, analisi storiche esistenti anche per i filoni di nicchia come quello dei “lesbovampiri”. In questo caso, infatti, ci troviamo davanti a un precursore del genere che, pur coi suoi numerosi difetti, ha azzeccato alcune intuizioni e fatto scattare delle molle in quelle persone particolarmente ricettive nei confronti della tematica. I pregi superano quindi i difetti? Non è detto e Vampyros Lesbos resta un film noioso per chiunque non trovi entusiasmante l’horror erotico vintage. Può essere, invece, una perla per chiunque lo affronti col piglio dello storico e si lasci appassionare dal cinema di genere.
Vampyros Lesbos [id., Germania Ovest/Spagna 1971] REGIA Jesús Franco.
CAST Soledad Miranda, Dennis Price, Paul Muller, Ewa Stromberg, José Martinez Blanco.
SCENEGGIATURA Jaime Chávarri, Jesús Franco, Anne Settimò. FOTOGRAFIA Manuel Merino. MUSICHE Jesús Franco, Manfred Hubler, Sigi Schwab.
Horror/Erotico, durata 89 minuti.