Non una semplice parodia
Se Ritorno al futuro è la matrice e Rick and Morty il suo prodotto derivato, allora si può dire che la mela è caduta molto lontano dal suo albero. La serie targata Adult Swim procede, infatti, per la sua strada fatta di avventure macabre e surreali, più vicine a Douglas Adams, Cronenberg e Lovecraft che non ai padri del genere fantascientifico.
Infatti, in Rick and Morty non c’è proprio niente di scientifico e la terza stagione lo dimostra ancora una volta col suo citazionismo cinematografico e l’umorismo nero sempre più teso a oltrepassare i limiti della decenza. La tecnica diventa magia nelle improbabili invenzioni di Rick, la scienza è presa in giro e ridotta a un semplice generatore di paradossi che portano inevitabilmente l’uomo-Dio al nichilismo. Insomma, Rick and Morty è indubbiamente un prodotto complesso ma non c’è bisogno di studiare ingegneria per goderselo, tutto il contrario, esso è influenzato quasi unicamente dalle discipline umanistiche e le sue vere matrici sono la cinematografia e la filosofia moderna. Mad Max: Fury Road, The Avengers, Stand By Me, La fabbrica di cioccolato: sono solo alcuni tra i film che vengono citati espressamente nella terza stagione, dei cui dieci episodi almeno due (Rickmancing the Stone e Vindicators 3: The Return of Worldender) possono essere considerati vere e proprie parodie. Se poi si aggiungono i riferimenti occulti, tra citazioni verbali e personaggi di sfondo, allora i riferimenti diventano centinaia. Eppure la serie di Harmon e Roiland dà il meglio di sé quando imbrocca una strada propria, come avviene in The Rickshank Redempion e Morty’s Mind Blowers, due episodi in cui l’idea di “parodia” è definitivamente accantonata e la scrittura fiorisce in intricate trame di dimensioni parallele e gag conturbanti. Tali episodi necessitano come minimo di una seconda visione data la complessità degli intrecci, il ritmo con cui sono sviluppati e la quantità di dettagli che si possono vedere negli ambienti alle spalle dei protagonisti. Alle volte, la serie sembra attaccare i nostri sensi facendoci provare disgusto, ma anche in episodi come The ABC’s of Beth, dove si affrontano temi come bestialità, incesto e cannibalismo, Rick and Morty ha l’invidiabile capacità di non scadere mai nell’exploitation e di essere più conturbante per l’intelletto che non per lo stomaco. La terza stagione conferma, quindi, le qualità del prodotto di Cartoon Network: scrittura di livello altissimo, animazione ricca di dettagli e alcuni episodi che sono diventati immediatamente di culto.
Rick and Morty [Id., USA 2013 – in corso] IDEATORI Dan Harmon, Justin Roiland.
CAST (DOPPIATORI ORIGINALI) Justin Roiland, Chris Parnell, Spencer Grammer, Sarah Chalke.
Animazione/Fantascienza/Commedia/Avventura, durata 22 minuti (episodio), stagioni 3.