Cosa scrivere? Cosa leggere?
Le spose proibite è un condensato di poetica, di riflessione e di suggestione. In poche e densissime tavole chiede al lettore, domandandolo a se stesso: cos’è l’arte? E cosa l’artista? A quali doveri deve sottostare, o meglio, esistono dei doveri per chi scrive, disegna, modella, crea? Esistono dei limiti da porsi e da porre?
Nel breve e fulminante itinerario lo scrittore protagonista del racconto interroga il proprio limite e nel momento stesso in cui si “pensa” il limite, come intuito da Hegel, lo si supera. Un castello di notte, un bosco fitto di alberi e di suoni misteriosi, un’affascinante ragazza con gli occhi scuri ed un vestito leggero: l’impostazione del racconto, scritto da Gaiman e disegnato da Oakley, introduce nel classico ambiente fantastico e, ancor di più, gotico. Le prime immagini, in bianco e nero, sono la diretta traduzione visiva della scrittura-immaginazione dell’uomo con penna e calamaio seduto a uno scrittoio nella stanza buia di un castello. La realtà dello scrittore è a colori, la sua ambizione è quella di trasferire nei suoi scritti gli stessi colori della realtà, le vite degli uomini per quello che sono, senza finzioni, esagerazioni e ammorbidimenti. Ma i suoi frutti restano senza colore e senza vita e la rappresentazione grafica dei due mondi non poteva essere più efficace: nell’immaginazione tutto è frammentato, accennato, scisso nelle sue componenti come in un’opera di cubismo analitico, le figure, i tratti, le linee appaiono disordinatamente dal buio del non-immaginato; la realtà è invece curva e distorta come nel primo cinema espressionista, satura di tratti e di toni. La difficoltà della traduzione da realtà a creazione è però effetto della profonda distanza tra ciò che lo scrittore vorrebbe scrivere e ciò che sente di dover scrivere. Ogni sua nuova pagina comincia bene, ma ogni volta una battuta o un’espressione del volto, quasi come subitanei sfoghi dell’immaginazione, tradiscono l’alterità delle intenzioni: il tono si fa irrisorio e il mistero diventa ridicolo e caduta la serietà cade il mistero. Il dialogo con un corvo parlante chiarisce le posizioni: allo scrittore non importa nulla di riprodurre la realtà, quello che cerca è bensì una via di fuga e di libertà, un altro mondo da creare per rivivere e ricolorare più intensamente quello di tutti i giorni. È la stessa idea, pronunciata non poche volte da Gaiman, della scrittura e della lettura come componenti fondamentali di arricchimento per l’esperienza umana, attività sciolte da qualunque imposizione di genere o di canoni. Non esistono gerarchie né libri “da leggere”, esiste ciascun uomo con la propria curiosità e capacità di emozionarsi. Le spose proibite è un piccolo manifesto per la lettura-scrittura disinteressata e disinibita, contro le rovine e le creature informi e spaventose che assediano la nostra felicità.
Le spose proibite degli schiavi senza volto nella segreta dimora notturna dell’oscuro desiderio [Forbidden Brides of the Faceless Slaves in the Secrets House of the Nights of Dread Desire, Gran Bretagna 2006] AUTORE Neil Gaiman.
TESTI Neil Gaiman. DISEGNI Shane Oakley. EDITORE Mondadori.
Graphic Novel, 50 pagine.