4° Sole Luna Treviso Doc Film Festival, 11 – 17 settembre 2017, Treviso
Due generazioni a confronto
A Treviso si sta svolgendo in questi giorni, dopo Palermo e Milano, la tappa finale della 12a edizione del Sole Luna Doc Film Festival, la quarta nella città veneta. Tanti i documentari presentati nelle diverse sezioni, dove spiccano quelle del concorso suddivise in tematiche importanti, come “Human Rights” e “The Journey”.
Proprio in quest’ultima categoria è stato proiettato Les Deux visages d’une femme bamiléké della regista camerunense Rosine Mbakam. La vita di due donne, madre e figlia, viene messa a confronto tramite testimonianze e confessioni, tra scelte, sogni infranti o raggiunti, con la storia che ha segnato il Paese. Il film, che vede la stessa regista portare sul grande schermo la propria storia personale e familiare, è il ritratto di un pezzo di vita di due persone e due generazioni che hanno vissuto sulla propria pelle i cambiamenti del tempo. La prima ha sempre vissuto in Camerun, ha 68 anni ed è cresciuta nella campagna dove la sua famiglia, insieme a molte altre, si è rifugiata per fuggire alla repressione dei coloni francesi. Sposata su commissione a 18 anni, ha avuto Rosine, che al contrario della madre ha lasciato il proprio Paese all’età di 27 anni per andare a vivere in Belgio e intraprendere la carriera cinematografica. Il parallelismo che ne esce è alquanto riservato, con la voce narrante della regista che fa da collante tra i diversi racconti che ne conseguono, in un vortice che si alterna tra passato e presente, paure e speranze. La macchina da presa di Mbakam è attenta a cogliere tutte le minime sfumature di un viaggio a ritroso attraverso gli anni del colonialismo, delle sofferenze, delle rassegnazioni, senza dimenticare le tradizioni di un Paese cha ha tante storie da mostrare e raccontare, dal cibo alle villeggiature, dalla povertà al mare. Al contrario, invece, la vita di Rosine ha preso la via dell’Europa, di un nuovo inizio e di nuove possibilità, ma che non hanno minimamente interferito con le radici di casa e dell’Africa. Les Deux visages d’une femme bamiléké è un viaggio attraverso gli occhi e le parole di due donne e della loro cultura, che in un modo o nell’altro hanno trovato la forza di andare avanti e guardare al futuro con convinzione e fiducia, alla ricerca di un proprio io che non precludesse scelte di vita giuste o sbagliate, ma solamente vere e da accettare per amore di una madre, una figlia o di un Paese.
Les Deux visages d’une femme bamiléké [id., Belgio 2016] REGIA Rosine Mbakam.
SOGGETTO Rosine Mbakam. FOTOGRAFIA Rosine Mbakam. MONTAGGIO Phillipe Boucq.
Documentario, durata 77 minuti.