36° Premio Sergio Amidei, 13 – 19 luglio 2017, Gorizia
SPECIALE PREMIO AMIDEI
Un uomo e la sua crisi
Giorni e nuvole di Silvio Soldini è il racconto di una crisi, quella di un uomo, di una coppia, di una famiglia. Michele (Antonio Albanese) è un uomo spezzato, colto nel momento della perdita, quella bruciante del lavoro e quella devastante della dignità.
Nel giro di due mesi perde status, agi, la routine quotidiana che ha cadenzato la sua vita, acquista le mattine in casa senza far niente, il divano su cui posare le disperate membra, lavori saltuari che non lo appagano ma lo frustrano. Michele così ha il tempo dell’attesa e dell’introspezione, del pensare e ripensare, del guardarsi allo specchio e non riconoscersi. Si sgretola la figura maschile di ricco imprenditore, viene meno il marito dolce e delicato e emerge un uomo distratto, poco interessato, incapace di rimettersi in gioco. I problemi economici vanno di pari passo con quelli coniugali che erodono la coppia: metafora di questa disfatta è la vendita della casa, prima nido, rifugio, guscio, luogo in cui si costruisce se stessi, la coppia, la famiglia, una linea da cui si osserva il mondo, ora tempio di un’altra famiglia, ricordo di qualcosa che è stato, riposto in scatole da archiviare in una stanza senza luci nel nuovo appartamento. Mentre la moglie, Elsa (Margherita Buy), si sfinisce con i turni al call center e in ufficio come segretaria, mettendo da parte i suoi sogni, il marito tenta di arrabattarsi tra un lavoro e l’altro per sopravvivere alla giornata, ma non ce la fa fino in fondo perché le sue aspettative sono alte. Giorni e nuvole è un film sullo spaesamento, come racconta il regista, quello di due individui che avevano dei progetti, convinti che la loro vita avrebbe preso un corso e invece improvvisamente ne prende un altro. La scena in cui la donna non si regge in piedi, barcolla, cade, esplicita questo senso di impotente sconfitta, la stessa che si legge negli occhi di Michele, ma poi lei si rialza e lo fa anche nella vita, non soccombe di fronte alla fatica, al dolore, lui invece è atterrito, tramortito, immobilizzato, prigioniero di un fermo immagine da cui sembra non poter uscire. Soldini accompagna lo spettatore con delicatezza e senza dare giudizi dentro alla fragilità senza forze di Michele e dentro alla tenacia caparbia di Elsa, e lo immerge nel loro dramma intimo ed esistenziale. Giorni e nuvole racconta la storia di un uomo e di una donna, di una relazione, di una perdita e guarda alla precarietà del nostro tempo indagando la stanca staticità in cui Michele si trova, è l’affresco di una stasi spietata ma non definitiva in cui alla fine si sconfiggono vergogna, senso di colpa e crisi.
Giorni e nuvole [Italia 2007] REGIA Silvio Soldini.
CAST Margherita Buy, Antonio Albanese, Giuseppe Battiston, Alba Rohrwacher.
SCENEGGIATURA Doriana Leondeff, Francesco Piccolo, Federica Pontremoli, Silvio Soldini. FOTOGRAFIA Ramiro Civita. MUSICHE Giovanni Venosta.
Drammatico, durata 116 minuti.