SPECIALE LETTERATURA ‘800
Emma Thompson
Ragione e sentimento, l’esordio in terra occidentale di Ang Lee, rimane ancora oggi uno dei migliori film realizzati dal regista taiwanese, nonostante all’epoca fosse legittimo il dubbio che il modello letterario di riferimento e il rischio dell’eleganza un po’ inerme che caratterizza molte operazioni di questo tipo potessero essere un impedimento per una rilettura davvero personale ed efficace da parte dell’autore.
La preoccupazione era che la prima trasposizione cinematografica del romanzo di Jane Austen si limitasse ad essere una sorta di biglietto da visita della poetica del filmmaker orientale per il pubblico e le produzioni occidentali. Non è stato, per fortuna, così. L’adattamento del romanzo attuato da Lee in cabina di regia e da Emma Thompson in fase di sceneggiatura si presenta, anche per la sua semplicità, come una delle più interessanti e riuscite riletture di un romanzo dell’800, e in particolare di un romanzo di questo tipo. C’è semmai da dire che i meriti del regista, pur evidenti e importanti, sono nel complesso superati dai meriti di Emma Thompson, sia come interprete di una delle tre sorelle (è Elinor, la sorella portatrice della “ragione”), ma soprattutto come sceneggiatrice. La Thompson infatti, grazie alla brillantezza di molti dialoghi e alla costante vena di umorismo molto british, realizza una versione moderna del romanzo senza tradirne lo spirito e le sue caratteristiche fondanti, evitando il sentimentalismo spinto, gli eccessi e la raffinatezza un po’ fine a se stessa. Un’opera che fa sorridere quasi costantemente – grazie, come detto, ai dialoghi e alla vivacità con cui sono dipinti molti personaggi secondari – senza però che venga trasformata chiaramente in una commedia. Lo humour ha un po’ il ruolo di quel tipo d’amico sempre presente ma capace di capire come stare al suo posto, e l’amarezza, i rovelli, i drammi delle protagoniste, la sensibilità problematica con cui vengono raccontati e, alla fine, la commozione che colpisce lo spettatore/lettore rimangono in tutta la loro efficacia. Così come è ben trasmesso il contrasto tra “ragione e sentimento”, entrambi necessari ed entrambi problematici, inevitabilmente fonti di sofferenza e (forse) di gioia. La coppia Thompson/Lee quindi riesce quindi in un compito non banale, quello cioè di rendere originale lo stile degli adattamenti dal XIX secolo senza troppi strappi e rimanendo più che fedele all’origine letteraria. Ang Lee da parte sua esalta i paesaggi e gli ambienti, sia in relazione ai personaggi, nel senso “romantico” del termine, sia per come questi siano sapientemente inseriti nelle cornici ambientali. Il cast? Dà ragione a chi dice che in una produzione inglese, anche mediocre, è impossibile che recitino male.
Ragione e sentimento [Sense and Sensibility, Gran Bretagna/USA 1995] REGIA Ang Lee.
CAST Kate Winslet, Emma Thompson, Hugh Grant, Alan Rickman, Tom Wilkinson.
SCENEGGIATURA Emma Thompson (tratta dall’omonimo romanzo di Jane Austen). FOTOGRAFIA Michael Coulter. MUSICHE Patrick Doyle.
Sentimentale/Drammatico/Commedia, durata 136 minuti.