LA SERIE. Una cittadina vicino al confine canadese dove gli alberi mossi dal vento hanno qualcosa di sinistro. Il corpo senza vita di una liceale, avvolto in un telo di plastica, viene ritrovato in riva al lago. Non sarà solo questa tragedia a scuotere la tranquilla comunità montana…
Alla fine degli anni Ottanta, David Lynch e Mark Frost presentano l’episodio pilota all’emittente americana Abc che promuove l’idea con una prima stagione di 8 episodi.
I segreti di Twin Peaks va in onda l’8 aprile del 1990, attirando subito 34 milioni di telespettatori sorpresi da uno show ironico, intrigante, surreale, mai visto prima. Un giallo con una dimensione soprannaturale e atmosfere da soap opera che repentinamente diventano horror. A dare un ritmo straordinario al tutto ci sono le note di Angelo Badalamenti, già scritturato da Lynch in Velluto Blu così come Kyle Merritt MacLachlan, anche qui attore protagonista nei panni dell’agente speciale Dale Cooper, inviato ad indagare sulla morte della giovane studentessa. I segreti di Twin Peaks è rinnovato per una seconda stagione di 22 episodi e in poco tempo diventa un cult. Tuttavia, da quando l’omicidio di Laura Palmer viene risolto, contro la volontà degli autori, gli ascolti iniziano a calare e il 23 febbraio 1991 la serie è definitivamente cancellata.
IL FILM. Un anno dopo, Lynch e Frost decidono di fare ritorno a Twin Peaks con un prequel che racconta gli ultimi sette giorni di vita di Laura Palmer, partendo dalle indagini dell’Fbi sul precedente assassinio della coetanea Teresa Banks. In parte ispirato al romanzo Il diario segreto di Laura Palmer di Jennifer Lynch, Fuoco cammina con me dividerà critica e fan alla 45esima edizione del Festival di Cannes. Chris Isaak, Kiefer Sutherland, e David Bowie si uniscono al cast della serie tv. Le musiche sono ancora curate da Angelo Badalamenti.
TWIN PEAKS – FUOCO CAMMINA CON ME. I giudizi su questo film vanno dal flop al capolavoro, senza vie di mezzo. Di letture ne sono state fatte tante, in giro ne troverete più accurate della mia. Io sono qui – come il Gigante in Twin Peaks – per dirvi tre cose:
1) C’è una donna che studia tedesco, lei sa la verità 2) Non tutti i misteri sono quello che sembrano 3) Senza il suo cinema lui è perduto.
“Il delitto di Laura Palmer non si sarebbe mai dovuto risolvere. È assurdo, come uccidere la gallina dalle uova d’oro. C’era spazio per tantissimi altri misteri. Ma quel mistero era sacro, teneva in piedi tutti gli altri.”
Così David Lynch, nel documentario di Charles de Lauzirika, sulla decisione dell’Abc di svelare prematuramente l’arcano delitto. Da questo sentimento la scelta di lavorare ad un lungometraggio libero da costrizioni e misteri da svelare, per lasciarsi alle spalle quella seconda stagione conclusa a malincuore. Fuoco cammina con me si apre, non a caso, con un televisore distrutto e con il messaggio di Gordon Cole all’agente Desmond tramite il siparietto di Lil. Capitolo chiuso con la tv e attenzione a quello che vedrete perché, a volte, ciò che appare irreale o insensato potrebbe avere una spiegazione da decifrare.
Concetto applicabile anche ai segreti di Laura Palmer. Lei è la Homecoming Queen, la protagonista che non era mai potuta essere. Il suo corpo è più vivo che mai, entriamo nel suo inconscio, possiamo comprenderne il dramma. Per restare in ambito televisivo, se Scully e Mulder avessero indagato su questo esemplare X-files – o meglio dire Blue Rose Case – Dana avrebbe avuto tutti gli elementi per stabilire che le visioni della ragazza erano frutto dell’assunzione di droga e di una violenza domestica consumata negli anni. Fox Mulder, al contrario, sarebbe stato il primo a trovare la Loggia Nera, a sedersi attorno a un tavolo di formica verde, insieme a un nano danzante e a un bambino mascherato, per scoprire la verità su Bob e Mike… sulla scomparsa degli agenti Desmond e Jeffries.
In Fuoco cammina con me due mondi convergenti convivono perfettamente. L’Altro Posto soprannaturale, che custodisce i misteri del grande regista, non compromette “una storia vera” sulla tragedia di una sfortunata diciassettenne di provincia. Un’opera assoluta, a prescindere da I segreti di Twin Peaks.
EXTRA. A venticinque anni di distanza, in un qualsiasi mercatino delle pulci vi capiterà di trovare una t-shirt usata con su scritto “Have u seen this man?” e il volto di Bob. L’impatto culturale di Twin Peaks è stato eccezionale, anche fuori dagli Stati Uniti. Ripensando ai film più importanti che Lynch realizzerà in seguito (Strade perdute e Mulholland drive) si può notare come tutti i topoi della serie tv e di Fuoco cammina con me ritornano in modo esplicito quasi fossero una base simbolica di riferimento comunemente riconosciuta. In rete si possono contare centinaia di forum che discutono i misteri rimasti irrisolti. Il film non risponde a quelli lasciati in sospeso dalla serie tv ma ne propone nuovi, non tutti comprensibili. Per i Guerrieri Solitari, amici di Mulder e fan di Lynch eccone alcuni: che senso ha la frase detta dal custode Carl a Chester Desmond (I’ve already gone places, I just want to stay around)? Chi uccide Bobby nel bosco quando va a prendere la cocaina? A chi si riferisce l’agente Jeffries quando parla di Judy ? E’ la stessa Judy che sussurra la scimmia nella Loggia Nera? E il “gesto” indiano del Nano che riecheggia in vari momenti del film? Il tavolo di formica verde? L’angelo? La maschera del bambino? Garmonbozia? Elettricità?
Molte di queste domande ce le poniamo durante l’incontro tra Cooper e l’agente Jeffries (David Bowie) e nel successivo sogno di Cooper (una delle scene più enigmatiche del film). Rimasta nella memoria, tanto quanto i protagonisti della serie, la colonna sonora di Angelo Badalamenti. Qui le note di Dance Of The Dream Man in un omaggio de I Simpson. Homer dice: “fantastico, non ho assolutamente idea di ciò che succede”!