Storie personali
Si dice che non si è mai abbastanza maturi e realizzati nella vita, e che il raggiungimento dell’età adulta si sta sempre più spostando per motivi che qui si faticano ad elencare: Il giorno più bello, graphic novel di Mabel Morri ci dice, tra le tante cose, anche questo.
Tina, Vane e Gio sono tre trentenni che si conoscono da molti anni, hanno un profondo legame tra di loro basato su complicità e sincerità. Quando Tina annuncia il suo matrimonio, per le tre amiche arriverà il momento di fare il bilancio della propria vita. Il giorno più bello è una storia tutta la femminile che diventa però, quasi, universale. Alcuni passaggi sono profondamente legati ad una tipologia di pensiero prettamente femminile, che si suppone si basi su esperienze troppo personali e “di parte”. Questo non preclude però che le pagine del lavoro della Morri possano essere apprezzate anche da noi maschietti spesso incapaci di esprimere un sentimento di amicizia così profondo. Nella complicità maschile manca la profondità e la terapeutica vitalità del dialogo. Le tre amiche protagoniste sanno confrontarsi su tutto, anche con litigi duri e veri, ma almeno hanno un’importante contrapposizione di vedute. Tratteggiano delle tipologie ben marcate di donne decise e caratterialmente volitive, che sempre più finalmente possiamo ritrovare nei media contemporanei: la sognatrice caparbia, la razionale dalla quale non si smette mai di imparare e l’insicura ma vitale. L’universalità della vicenda sta nel robusto ragionamento che si fa sul passato e sul futuro incerto che ci coinvolge tutti. Quante volte ci si ritrova a ripensare alle rinunce o ai passi falsi fatti nel passato, e ci si chiede se la mancanza di coraggio del passato non sia stato un deterrente per la piena realizzazione dei propri sogni. Le pagine saltano tra il presente e il passato (Bologna e l’università, la Puglia del matrimonio) e interessano con la semplicità della verosimiglianza dei giorni che passano. Ma questo alla fine è in parte il difetto della sceneggiatura dell’opera che non approfondisce e ci catapulta in un déjà vu quasi usurato, cosa che invece non fanno i disegni. La cura dei dettagli e dei colori ci portano a “sentire” con tutti i sensi, il tratto anatomico delle protagoniste ci ricorda persone che possiamo aver visto per strada. La Morri non si serve di velleità artistiche ma utilizza al meglio le sfumature e le ombre anche per narrare i sentimenti. Quello che manca è il coraggio di smarcarsi dal personale per un racconto originale. Peccato.
Il giorno più bello [Italia 2017] AUTORE Mabel Morri.
TESTI Mabel Morri. DISEGNI Mabel Morri. EDITORE Rizzoli Lizard.
Graphic novel, colore, 160 pagine.