SPECIALE TELEFILM ANNI ’90
Best Friends Forever
Uno dei meriti di servizi come Netflix è la possibilità di rivedere, o scoprire per la prima volta, pietre miliari della TV del passato. È il caso di Friends, la sit-com da record che, con Seinfeld, rinnovò il concetto di famiglia televisiva, sostituendo i legami parentali con quelli amicali, e presentò per la prima volta sei protagonisti assolutamente paritari.
Tante le invenzioni narrative e i momenti memorabili che, lungo i dieci anni di programmazione, sono entrati nell’immaginario: il Central Perk, che sposta il divano da salotto, rigorosamente rivolto alla quarta parete, dal privato della casa allo spazio sociale di una caffetteria; l’appartamento di Monica e Rachel, con le pareti viola e l’iconica cornice che circonda lo spioncino; la coppa Geller e il rito del Ringraziamento con la propria famiglia alternativa; le canzoni di Phoebe; gli insulti secondo Ross e Monica; l’amore tra Ross e Rachel, dalle note di With or Without You alla rottura altamente drammatica, eppure perfettamente inserita nel tessuto comico, tanto da diventare un tormentone (“we were on a break!”). Certo, visti oggi questi venti-trentenni somigliano poco a quelli del presente, e risaltano ancora di più alcune mancanze per cui la serie fu storicamente criticata, come la totale “bianchezza” del cast, davvero poco credibile nella New York di fine millennio. Qua e là si fa notare anche l’abuso di stereotipi sugli stranieri (chi si ricorda del focoso italiano Paolo?), e in generale una concezione piuttosto normativa dei ruoli maschili e femminili, su cui si ironizza molto ma che rimangono quasi sempre stabili o ristabiliti. D’altro canto vale la pena ricordare che Friends è uno dei primi telefilm mainstream a mettere in scena una coppia lesbica con un figlio, e a trattare con disarmante serenità il tema della maternità surrogata. Inoltre, rivedendola con più anni sulle spalle, magari in lingua originale –impensabile sulla Rai degli anni Novanta– ci si rende conto con più consapevolezza della bravura comica di Jennifer Aniston, o della complessità di Joey, superficialmente il macho un po’ tardo del gruppo, in realtà il più empatico tra i sei; e si nota come si trattasse in molti casi di comicità anche fisica, nonostante venga giustamente ricordata per il ritmo di dialoghi brillanti. Per chi è nato negli anni Ottanta e ritiene Friends un caposaldo della propria formazione televisiva, il rewatch è praticamente impossibile da evitare; per tutti gli altri, è l’occasione di recuperare un cult della televisione pre-quality, che pur lavorando entro i canoni della TV generalista, riusciva a innovare con originalità e freschezza, e con una scrittura da manuale.
Friends [id., USA 1994-2004] IDEATORI David Crane, Marta Kauffman.
CAST Jennifer Aniston, Courteney Cox, Lisa Kudrow, Matt LeBlanc, Matthew Perry, David Schwimmer.
Sit-com, durata 22 minuti (episodio), 10 stagioni.