Resort grotesque
Little Nightmares s’inserisce in quel genere di videogame che puntano sul piccolo, sul creare atmosfera, con una storia limitata e cercando nell’essenzialità la natura del loro gameplay.
Sebbene non si possa parlare di produzione indie, visto che alle spalle c’è Namco Bandai, è chiaro come i Tarsier Studios si ispirino ai videogame dei Playdead, autori di Limbo e Inside. In particolare quest’ultimo rappresenta il punto di riferimento in Little Nigtmares, a partire dal gameplay, platform semi-bidimensionale con l’inquadratura che scorre parallela alla piccola protagonista, ma lasciando libertà al giocatore nel muoversi orizzontalmente e verticalmente. Il misto tra platform, puzzle e stealth, con venature orrorifiche, a maggior ragione lega Little Nightmares alle realizzazioni dei Playdead, ma è in particolare l’essenzialità narrativa a farne un diretto derivato. Vi è una piccola protagonista, in questo caso la giovane Sei, contraddistinta da un impermeabile giallo in mezzo ai freddi e lugubri ambienti di un particolare resort in mezzo al mare dal quale deve fuggire, ma al giocatore non viene data nessuna indicazione sul luogo e sulla storia della ragazza, nessun dialogo: a parlare sono le immagini di morte e schifo che si addensano negli angoli bui del posto. Mentre Inside metteva in scena un luogo industriale in cui le persone diventavano merce di produzione, Little Nightmares preferisce giocare con il grottesco. Le forme deformi della coppia di cuochi, il custode dalle braccia lunghe e secche, oppure l’ingordigia malsana degli ospiti, tutte le minacce assumono un aspetto eccessivo, compongono un mondo in cui il più piccolo e debole diviene preda di svago e, indifferentemente, cibo con il quale ingozzarsi in qualsiasi modo. È proprio la fame a diventare unico elemento psicologico della piccola Sei, una trasformazione portata dalla denutrizione che la condurrà ad avvicinarsi alla natura dei suoi predatori. Little Nightmares presenta un gameplay che ricalca quello di Limbo e Inside, non inventa nulla ma garantisce una buona varietà di soluzioni. Non raggiunge mai la qualità di situazioni e puzzle dei titoli sopracitati, e l’atmosfera in generale è meno pregna di pessimismo e si adagia più facilmente alla retorica del più piccolo brutalizzato dal grande. Little Nightmares è un titolo concettualmente semplice ma ben curato, onesto nella sua formula e durata, sembra piccolo ma non lo è affatto, come del resto quei “piccoli incubi” presenti nel titolo. Tutto tranne che davvero piccoli.
Little Nightmares [id., Svezia 2016] SVILUPPATORE Tarsier Studios.
DISTRIBUZIONE Namco Bandai. PIATTAFORME Playstation 4, XBox One, Pc.
Piattaforme/Rompicapo/Survival Horror.