Donna Lana, poco sana
Al Future Film Festival 2017, Bill Plympton, maestro dell’animazione statunitense, porta ben due nuovi lungometraggi. Il primo, lo stravagante e controverso Hitler’s Folly, è un mockumentary che rilegge la vita di Hitler come se fosse stato semplicemente un grande appassionato di animazione. Revengeance, invece, realizzato da Plympton insiema all’eclettico Jim Lujan, è un film molto più in linea con la sua poetica.
Chi ha la fortuna di guardarlo in lingua originale può ammirarne, innanzitutto, il gran lavoro sulle voci: nelle battute dei numerosi personaggi si riconosce una diversità di accenti e c’è persino qualcuno che parla come Bob Dylan. Jim Lujan si cimenta in ben nove doppiaggi, donne comprese, ed è anche l’autore della bella colonna sonora, piena di suoni tex-mex, proprio come ogni storia di confine che si rispetti. Interessante anche l’aspetto di omaggio e rivisitazione di uno tra i generi cinematografici più affascinanti, il noir: il film, infatti, ruota intorno al passato misterioso di una ragazzina sedicenne ultraviolenta, armata di arco e frecce, Lana, su cui il corrotto senatore Deathface, ex wrestler, ha messo una taglia. A riempire le inquadrature sghembe, deformanti, grandangolari, compaiono bizzarri bounty killer dalle più eterogenee caratteristiche. C’è il minuto Rod Rosse, che lavora con l’anziana madre. L’afroamericana Odell Braxton, e poi Ace of Spades, Jose Tanaka, tutti inseguono la ragazza. Frequente l’utilizzo di colori accesi (rosa, viola, fucsia), a rendere ancora più appariscenti le immagini traboccanti di giornali porno, automobili, poster alle pareti. Non manca l’estetica dei biker in questo delirio di tradimenti, salvataggi all’ultimo minuto e vendette incrociate. Non ci vengono risparmiati sangue, vomito, diarrea, nelle scene spesso illuminate a giorno. La regia abbonda di primissimi piani e dettagli degli occhi, alla Sergio Leone. C’è molto western, anche, nel paesaggio americano, nelle dinamiche di incontro e scontro tra i protagonisti, nella rappresentazione della violenza. Nei titoli di coda, tra i ringraziamenti spiccano i nomi di Quentin Tarantino e del Mike Judge di Beavis and Butt-head. L’influenza di QT è evidente negli elementi di commedia pulp, al sangue, mentre nel disegno delle figure umane, nella bruttezza dei volti, è facile ritrovare somiglianze con le orribili creature di Judge. Una genealogia all’insegna della scorrettezza e del pop, che fa di Revengeance un esempio godibilissimo di cartoon adulto e citazionista.
Revengeance [Id., USA 2016] REGIA Bill Plympton, Jim Lujan.
CAST (DOPPIATORI ORIGINALI) Jim Lujan, Sara Ulloa, Kaya Rogue, Jose Tanaka.
SCENEGGIATURA Jim Lujan. MONTAGGIO Sam Welch. MUSICHE Jim Lujan.
Animazione, durata 71 minuti.