Riscoperte: Stefano Tamburini
Premessa: le quattro stelle di voto sono riferite al volume recensito, l’esaustiva e precisa antologia Muscoli e forbici edita dalla Coconino e curata da Michele Mordente, e non a colui al quale l’antologia è dedicata: Stefano Tamburini, il quale meritebbe senza troppi patemi le cinque stellette.
Tamburini fu infatti un protagonista fondamentale della stagione di rinnovamento del fumetto italiano a cavallo tra i ’70 e gli ’80, sviluppato in riviste come Cannibale e soprattutto Frigidaire, e che ha in Andrea Pazienza l’alfiere oggi più conosciuto. Giustamente, perché sul valore e sull’importanza assolute dell’autore di Zanardi non si può discutere; più ingiustamente, Tamburini è un po’ rimasto nel dimenticatoio, nonostante il suo talento fosse solo di poco inferiore a quello del fumettista pugliese, e l’importanza storica sia la medesima. Tamburini fu per esempio il creatore di un personaggio seminale, di cui poi affidò i disegni a Liberatore: il cyber coatto Ranxerox, protagonista, sullo sfondo di una Roma degradata e distopica, di una disperata ed esplicita storia d’amore con una dodicenne e di vicende dalla violenza esasperata e grottesca, non lontano dal tono di cinismo conturbante e nichilista di Zanardi, con il quale condivide perlomeno l’indecisione che crea nel lettore tra l’essere moralmente attratto o respinto. L’antologia curata da Mordente affronta però soprattutto altri aspetti dell’eclettica carriera dell’autore, ancora meno conosciuti. Il fatto, per esempio, che fu anche grafico e illustratore, attività in cui sperimentò, spesso con risultati stranianti (si vedano molte copertine di Frigidaire), nuovi utilizzi della pop art e della tecnica del découpage e con la quale influenzò in qualche modo l’opera dei suoi amici/colleghi. Oppure come l’esilarante rubrica in cui si fingeva un critico musicale,”Red Vinyle”, e in cui si divertiva a stroncare con estrema e divertita schiettezza i gruppi new-wave e a inventare fantomici gruppi musicali ungheresi. Grande spazio nell’antologia è dato alla sua seconda creazione più importante: Snake Agent, fumetto letteralmente realizzato con la fotocopiatrice, il cui particolare uso permetteva di rendere tangibile la velocità con cui l’agente protagonista si muoveva nello spazio e nel tempo. Snake Agent è un’opera radicalmente grottesca, al limite del demenziale, ed esilarante, in cui libertà narrativa e soprattutto libertà grafica andavano di pari passo. Muscoli e forbici, nella sua completezza e precisione, alternando la selezione di storie, pagine e illustrazioni con brevi saggi, è così un volume importante per chi volesse approfondire o conoscere per la prima volta l’opera di Tamburini, e per come vuole ristabilire la sua importanza in un momento cruciale della storia del fumetto italiano.
Muscoli e forbici [Italia 2017] AUTORE Michele Mordente (a cura di).
TESTI DEI SAGGI Michele Mordente, Vincenzo Sparagna.
TESTI E DISEGNI ANTOLOGIZZATI Stefano Tamburini. EDITORE Coconino Press.
Antologia, b/n – colore, 127 pagine.