All I ever want is just to fall into your human hands
All’esordio nel lungometraggio, Sébastien Laudenbach realizza un grande film d’animazione, di quelli destinati a restare. È un’opera decisamente in controtendenza, rispetto alle sempre più strabilianti innovazioni tecnologiche del cinema animato mainstream. È anche un film che non si rivolge principalmente ai bambini.
La Jeune Fille sans mains è un esempio di animazione adulta, tecnicamente e visivamente davvero impressionante. La computer animation in 2D e il disegno a mano si sposano felicemente, in questa trasposizione di una delle meno conosciute fiabe dei fratelli Grimm, non sottoposta alla censura che talvolta caratterizza le produzioni Disney. Ci sono sangue, sesso, violenza, liquidi organici, passioni forti, colpi di fulmine, lutti, scespiriane incomprensioni. C’è la forza degli elementi naturali: il vento, il fuoco nel camino, la terra da coltivare, l’acqua amica (nell’antropomorfa e gigantesca Rivière, sorta di aiutante proppiano), la notte dai colori fluorescenti, la neve. C’è l’avidità del padre della protagonista, che sacrifica la ragazza all’incantesimo del Diavolo, per arricchirsi. Secoli di pittura, dal fauvismo all’arte orientale, vengono condensati e omaggiati dalla colta rielaborazione del talentuoso Laudenbach. Ci vengono in mente le donne dal fascino esotico dipinte da Gauguin, Il bacio di Hayez, le accelerazioni in pianosequenza di Simone Massi. Riferimenti alti, che non si fanno mai citazionismo sterile, ma si inseriscono disinvoltamente in una narrazione scorrevole. Schizzi di colore, figure appena accennate e trasparenti: con pochi elementi, Laudenbach riesce a mostrare le azioni dei personaggi nel loro divenire e nelle loro conseguenze. Accompagnate da una colonna sonora efficace, in particolare nel restituire i suoni della natura, le scene si susseguono, come la stasi si alterna al dinamismo, il suono al silenzio. Travelling orizzontali esplorano sfondi fissi. Il dettagliato iperrealismo dei paesaggi che contraddistingue molti anime è lontano: qui l’ambiente è stilizzato, al pari dell’uomo. Un minimalismo che può anche dipendere dal basso budget, ma che formalmente risulta vincente.
La Jeune Fille sans mains [Id., Francia 2016] REGIA Sébastien Laudenbach.
CAST (DOPPIATORI ORIGINALI) Anaïs Demoustier, Jérémie Elkaïm, Philippe Laudenbach, Olivier Broche.
SCENEGGIATURA Sébastien Laudenbach (tratta dalla fiaba dei fratelli Grimm). MONTAGGIO Santi Minasi, Sébastien Laudenbach. MUSICHE Olivier Mellano.
Animazione, durata 76 minuti.