Bello, bello in modo assurdo
Horizon Zero Dawn entra con grazia dirompente nel mondo dei videogiochi affermandosi come uno dei titoli più interessanti dell’ultimo biennio, scavandosi una nicchia nel genere grazie all’inusuale perfezione con cui una guerriera armata di arco e frecce viene chiamata a combattere dei robot.
La giovane Aloy è nata in un mondo post apocalittico in cui la razza umana è tornata al tempo di capanne fatte di legno e pelli di animali per tenersi caldi, una civiltà spezzata vive con rimasugli di tecnologia perduta, scontrandosi con giganteschi esser robotici dalle fattezze animalesche. Un po’ con richiami alla Mad Max, un po’ con strizzatine d’occhio alla tradizione vichinga, Horizon Zero Dawn mescola un passato ormai dimenticato e la questione della lotta per sopravvivere, lasciando il giocatore chiamato a impersonare la giovane cacciatrice in cerca di risposte, libero di esplorare un open world graficamente curatissimo. Colori, dettagli, armi, perfino i robotici nemici sono diversificati al massimo – ben 26 le specie in cui ci si può imbattere – e questo fa soprassedere abbastanza agevolmente su alcuni glitch in cui l’animazione degli umani presenti non è sempre fluidissima. Ci si trova comunque davanti ad un gioco di altissimo livello, che sfida il proprio giocatore a non abbassare mai la guardia. Il tutorial ridotto volutamente all’osso lascia infatti la possibilità di immedesimarsi con Aloy, una reietta in cerca di risposte in una società tribale con più regole che misteri, mentre esplora un mondo in cui giganteschi animali robotici la fanno da padrone e raccoglie indizi per la sopravvivenza della sua razza. L’attenzione rimane sempre alta durante la partita, anche una volta capito come abbattere un rinoceronte corazzato con una freccia nel punto più vulnerabile, perché distrarsi significa venire caricati da qualcos’altro o mancare un indizio essenziale. Il tutto, dettaglio già menzionato ma degno di essere ripetuto, attorniato da una grafica che aggiunge pathos a un’avventura già di per sé adrenalinica. Il team di Guerrilla Games ha messo a buon frutto il biennio dedicato allo sviluppo di questo titolo, offrendo un nuovo prodotto in un mercato che, trascinato dal successo degli altrettanto godibili The Witcher 3 e dalla saga di Dragon Age, si stava ripiegando su un unico genere. Ennesima prova che chi osa, ottiene.
Horizon Zero Dawn [USA 2017] SVILUPPATORE Guerrilla Games.
DISTRIBUTORE Play Station Network. PIATTAFORMA PlayStation 4.
Fantascienza/Avventura/Azione, durata 80 ore circa (comprensive di missioni secondarie).