SPOILER ALERT!
Ineludibili oscillazioni
Conclusa da qualche settimana, la terza stagione di The Affair si è consolidata, episodio dopo episodio, come qualcosa di più profondo di una semplice transizione in uscita dal ciclo compatto delle sue prime due stagioni.
Dopo aver scontato la propria pena, Noah è di nuovo libero e, grazie alla sua fama non indifferente di romanziere, ricomincia una vita di insegnamento che, per caso, lo porta a incontrare Juliette (una straordinaria Irène Jacob), docente francese di filologia romanza, trasfertista negli States con tutta una serie di dolori e fantasmi al proprio seguito. Sono Noah e Juliette, e la relazione che lentamente prenderà campo, i veri protagonisti di questa stagione tutta giocata all’insegna della rivelazione dei più dolenti segreti personali. Sebbene infatti numerosi momenti tornino sulle vite di Alison, impegnata a riguadagnarsi il proprio ruolo di madre, Cole, che pur nell’incertezza sentimentale rafforza il senso delle sue nuove scelte, e Helen, costretta a trovare un nuovo equilibrio tra sensi di colpa e definitiva emancipazione da Noah, è proprio Noah a proiettare le proprie ombre su questi dieci episodi: non solo perché la vita in carcere è stata per lui teatro di una vera e propria ossessione allucinatoria, che una volta tornato alla condizione di uomo libero tinge di giallo e mistero il suo rapporto con la realtà, ma perché di Noah scopriamo finalmente i più malinconici scheletri nell’armadio, legati non al suo ruolo di amante fedifrago, ma di orfano addolorato. La stessa Juliette, che mentre stringe una condivisione liberatoria con Noah deve affrontare la malattia di un marito e collega (e mentore) confinato a Parigi, si fa vettore portante di una meditazione sul passare del tempo, sulla necessità di trovare una strada davvero personale e insieme sui doveri dell’essere genitore. Gli stessi doveri che abbraccerà Noah, rendendosi conto di essere stato il riflesso di tutto il male da cui avrebbe voluto proteggere i propri figli, in particolare la ribelle Whitney, ritrovata proprio a Parigi. Questa fuga conclusiva in Europa, con una Jacob kieslowskianamente smarrita per la capitale francese fino alla simbolica visita al Pantheon dove è esposto il pendolo di Foucault, sembra suggerire ciò che è ancora possibile nell’ordito consuetudinario di oscillazioni emotive ineludibili. La dimensione all’apparenza più scontata della serie – il confronto degli stessi eventi da due diversi punti di vista – si rivela ancora il terreno delle più felici articolazioni su cui essa poggia. Passando attraverso le ferite finora inconfessate, la vita di Noah, con l’aiuto di Juliette, sembra nuovamente assestarsi. Fino a quando, entrato in un taxi, il driver gli domanda dove voglia andare adesso. E tutto, potenzialmente e disastrosamente, è pronto per ricominciare.
The Affair [id., USA 2014-in corso] IDEATORE Sarah Treem, Hagai Levi.
CAST Dominic West, Ruth Wilson, Maura Tierney, Joshua Jackson, Irène Jacob.
Drammatico, durata 55/60 minuti (episodio), stagione 3.