SPECIALE SOVRANI IN CRISI
C’era una volta…
Un classico è tale perché rimane nell’immaginario collettivo come un esempio da tramandare ai posteri, soprattutto se eccelle in un genere specifico: Il principe e la ballerina è una commedia sentimentale che al suo interno nasconde anche un senso di melodramma, un film come se ne facevano una volta.
Il film di Olivier è quasi un’operetta, vista anche la massiccia presenza di musica, che deve molto alla commedia teatrale di Terence Rattigan da cui è tratto. Tutto l’impianto è teatrale, con i suoi interni minuziosi e funzionali, il plot e una recitazione misurata quasi priva di “mimica”, ma fondata sull’importanza dei dialoghi. Spiace che all’epoca l’accoglienza di critica e pubblico si limitò a sottolineare la scarsa affinità tra i due attori, cosa che invece è quasi negata da Marilyn del 2011 che racconta il set dell’epoca. In questo Speciale sui sovrani in crisi, Il principe e la ballerina si impone per svariati motivi: un principe della recitazione in antitesi con una tra le più sottovalutate attrici della storia, una crisi che nasce da una pulsione sessuale e un intrigo di corte superato con la leggerezza di una donna in realtà più furba dei cosiddetti dotti. Olivier non poteva che scegliere Marilyn per un ruolo che sembra fatto su misura per lei, che – ancora oggi alcuni lo sostengono – era ancora vista come una “soubrette” fortunatamente approdata al cinema. Ma così non era, e anche grazie a questo film si può dimostrare, se ancora servisse, il talento di Marilyn capace solo con uno sguardo di catturare l’essenza del suo personaggio, qui fragile ma – per così dire – “con le palle”. Non a caso l’attrice vinse per questo ruolo il David di Donatello, dimostrazione che per una volta noi italiani ci vedemmo lungo. Certo stiamo parlando di un prodotto “commerciale”, sdolcinato e ammiccante al punto giusto per soddisfare gli appetiti di tutto il pubblico. Ma è un esempio perfetto di bilanciamento della messa in scena tipico del cinema classico: la vena drammatica e “accademica” di Olivier come simbolo della ingessatura reale, e la spontaneità della Monroe come raffigurazione della verosimiglianza; un’alchimia che oggi fatichiamo a trovare nel mainstream. La macchina da presa volteggia abilmente e senza pregiudizi autoriali sia tra le stanze dello sfarzoso palazzo che tra i duetti magici dei due interpreti, su tutti il bacio interrotto sulle note dei violini tzigani. E fa sorridere pensare che neanche il principe Carlo riesca a reggere alla sensualità di Elsie, come il composto e drammatico Laurence, immaginiamo, si sia innamorato della fatata Marilyn… storie d’altri tempi!
Il principe e la ballerina [The Prince and the Showgirl, USA/Gran Bretagna 1957] REGIA Laurence Olivier.
CAST Laurence Olivier, Marilyn Monroe, Sybil Thorndike, Richard Wattis, Jeremy Spenser.
SCENEGGIATURA Terence Rattigan. FOTOGRAFIA Jack Cardiff. MUSICHE Parry, Sir Charles Hubert Hastings, Richard Addinsell.
Commedia/Sentimentale, durata 115 minuti.