28° Trieste Film Festival – Alpe Adria Cinema, 20-29 gennaio 2017, Trieste
La fine di un nuovo inizio
Dopo la partecipazione al Festival di Locarno, dove ha ottenuto una Menzione Speciale della giuria e il Premio Fipresci, Mister Universo è stato presentato al 28° Trieste Film Festival.
Al loro sesto film insieme, tra documentari e finzione, i registi Tizza Covi e Rainer Frimmel continuano a curare interamente le loro opere, dalla produzione al montaggio, dalla fotografia alla sceneggiatura, segno di una coesione proficua e efficiente . E Mister Universo non fa eccezione. Il film racconta la storia di Tairo, un giovane domatore scontento della propria vita, e di Wendy, acrobata, nella quotidiana problematicità che comporta una vita circense. Quando il ragazzo, poi, perde il proprio portafortuna, intraprende un viaggio per l’Italia alla ricerca di Arthur Robin, il Mister Universo degli anni Cinquanta che glielo aveva realizzato. Il film, girato interamente con attori non professionisti, ma reali protagonisti della vita rappresentata sullo schermo, si divide tra documentario e fiction, rappresentando in maniera semplice, ma essenziale, una realtà, quella del circo – almeno in Italia – sulla via del tramonto. Diverse storie che si intrecciano e che entrano in contatto tra di loro, diventando artefici, insieme, di qualcosa di ancora più puro e genuino. I temi che si vanno a toccare sono molteplici, ma coincidono con una visione della vita in tutte le sue fasi, sia positive che negative. Al centro dell’opera, però, c’è il mondo circense e i suoi dubbi riguardanti il presente e, soprattutto, il futuro. Una sorta di fine/non fine che coinvolge anche i protagonisti in questa loro favola on the road, così ingenui da risultare totalmente veritieri. Perché sono parecchi gli elementi che caratterizzano questo film nella loro “magia” quotidiana, dalla discesa in salita, al portafortuna perso, passando per un Mister Universo in età, ma ancora con la voglia di vivere l’amore e la vita stessa. Un cerchio di esperienze da domare e dominare, che Covi e Frimmel sono bravi a riprendere in tutta la loro spontaneità e dando al film un tocco di poeticità in più. Perché alla fine in Mister Universo si intravede qualcosa che sta finendo il proprio percorso, ma che al contempo non riesce ad intravedere il traguardo definitivo, lasciando aperta ancora la possibilità di fermarsi e ripartire. Da segnalare, inoltre, che il film è stato girato in pellicola ed è stato dedicato “a tutti quelli che hanno perso il lavoro grazie al digitale”. Di nuovo, una fine e un inizio.
Mister Universo [id., Austria/Italia 2016] REGIA Tizza Covi, Rainer Frimmel.
CAST Tairo Caroli, Wendy Weber, Arthur Robin, Lilly Robin.
SOGGETTO Tizza Covi. FOTOGRAFIA Rainer Frimmel. MONTAGGIO Tizza Covi.
Documentario, durata 90 minuti.