SPECIALE HOLLYWOOD MUSICAL
Mean Green Mother from Outer Space
La piccola bottega degli orrori nasce come film a basso budget diretto da Roger Corman, poi adattato per diventare un musical teatrale la cui storia, in uno strano fenomeno di “rimediazione”, tornò nelle sale nel 1986, chiudendo il cerchio con un irresistibile musical cinematografico.
La trama rimane la stessa dell’originale cormaniano: Seymour (Rick Moranis) è un commesso imbranato che compra una strana pianta carnivora in un negozio cinese; la pianta sarà battezzata “Audrey II” in onore della collega di cui è segretamente innamorato. Il bizzarro vegetale attira molti clienti nel negozio di Seymour, regalandogli il famoso quarto d’ora di fama. Tuttavia, esso si nutre unicamente di sangue umano: che cosa accadrà quando la pianta sarà cresciuta e lo sfortunato Seymour non riuscirà più a nutrirla con qualche goccia del proprio sangue? Il film di Frank Oz eredita dal musical che l’ha ispirato la vena umoristica, molto più debole in Corman, e si trasforma in un divertito ritrovo dei mattatori della commedia americana degli anni ’80. Oltre a Rick Moranis e Steve Martin – entrambi eccezionali nei numeri musicali – compaiono anche Jim Belushi, John Candy e Bill Murray, ognuno col suo siparietto ben ritagliato nell’economia della narrazione. La piccola bottega degli orrori è un film leggero, alle volte demenziale, ma mai raffazzonato, anzi, è studiato nel minimo dettaglio. Stavolta il budget è notevole, tutti gli effetti speciali sono di prima categoria e ci si può permettere di far doppiare Audrey II da Levi Strubbs, il cantante dei The Four Tops. Si tratta di un valore aggiunto notevole che rende memorabile la figura della pianta carnivora, sorta di doppio malvagio del povero Seymour, interpretato da un Rick Moranis infantile e innocuo come solo lui sa essere. Come da tradizione, anche in La piccola bottega degli orrori c’è un brano per ogni gusto. La lenta Skid Row apre la narrazione cantandoci le speranze nascoste dei protagonisti, le ritmate Little Shop of Horrors e Mean Green Mother from Outer Space trascinano grazie alla loro impronta blues mentre la demenziale Dentist riesce a strappare le risate migliori. Pare quasi superfluo dire che si tratta oramai di un film di culto e che bisogna guardarlo rigorosamente in lingua originale per evitare i fastidiosi cambi di lingua della versione nostrana.
La piccola bottega degli orrori [Little Shop of Horrors, USA 1986] REGIA Frank Oz.
CAST Rick Moranis, Ellen Greene, Vincent Gardenia, Steve Martin, Levi Strubbs (voce).
SCENEGGIATURA Howard Ashman. FOTOGRAFIA Robert Paynter. MUSICHE Miles Goodman, Alan Menken.
Musicale/Commedia/Fantascienza, durata 114 minuti.