Mary Poppins e i suoi supereroi
L’adolescente Jacob trascorre una vita ordinaria e segnata dal bullismo, in cui i genitori recitano appena il ruolo di comparse. Solo il nonno ha un ascendente positivo su di lui, e gli racconta di un mondo lontano governato dalla magia.
Così, quando una notte il nonno muore in circostanze inquietanti, Jacob si mette in viaggio seguendo proprio le sue indicazioni e scopre, all’interno di un paradosso temporale, Miss Peregrine e la sua casa per “ragazzi speciali”, giovani “freak” dai poteri soprannaturali che la donna difende da mostri decisi a distruggerli. Tim Burton trae dal romanzo di Ransom Riggs un film non memorabile, ma che forse non va accostato troppo frettolosamente a ben più evidenti scivoloni della sua produzione post-duemila, come Alice in Wonderland o Dark Shadows. Rispetto allo stanco riciclo di formule obsolete che aveva fatto giustamente storcere il naso di fronte a queste opere, qui Burton cerca con più convinzione di riprendere il filo interrotto delle sue trovate più felici, riuscendovi a intermittenza. Laddove prima emergeva una certa povertà di inventiva, ora è soprattutto un difetto di amalgama a far sì che il film non decolli. Miss Peregrine si apre all’insegna del mistero, creando un’attesa che sostanzialmente risulta appagata quando Jacob entra nel mondo straordinario. Alla descrizione di questa curiosa realtà parallela viene dedicato uno spazio considerevole, rallentando il ritmo del racconto per concedersi anche qualche momento di riuscito lirismo e, soprattutto, avendo cura di esporre il meccanismo del paradosso temporale e anticipare l’entrata in scena delle forze del male. Esposizione e azione però non riescono a completarsi a vicenda, ed ecco che, quando i nodi dovrebbero venire al pettine, non solo l’aspettativa di scoprire un gruppo di cattivi con la “C maiuscola” viene disattesa, ma è la stessa narrazione a perdere di lucidità più si procede verso il finale. L’impressione generale diventa pertanto quella di un insieme di stili, dal fantasy all’horror, di ritmi, ora distesi ora incalzanti, e di tempi, dal presente al passato e viceversa, dove i conti non sempre tornano. A ciò si unisce una caratterizzazione del protagonista debole e un generale distacco emotivo verso le vicende dei personaggi, che non permettono di prendere troppo sul serio questa storia di ragazzi coi superpoteri, ma inducono a considerarla poco più che un esperimento o un momento di riflessione sulla propria poetica. Una fiammella sotto la cenere c’è, ma non basta per fare di Miss Peregrine quello che sarebbe potuto diventare.
Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali [Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children, USA 2016] REGIA Tim Burton.
CAST Eva Green, Asa Butterfield, Ella Purnell, Samuel L. Jackson, Judy Dench, Terence Stamp.
SCENEGGIATURA Jane Goldman. FOTOGRAFIA Bruno Delbonnel. MUSICHE Michael Highmam, Matthew Margeson.
Fantastico, durata 127 minuti.