Tra una canna e una nevicata
Come ormai da parecchio tempo a questa parte, quando un libro diventa best-seller la trasposizione cinematografica è quasi certa. Ora, però, questa “tradizione” si è spostata anche sulle serie, sempre più al centro dell’attenzione e sinonimo di una qualità non indifferente e, a volte, invidiabile.
L’Italia, nel suo piccolo, vista la sola produzione Rai, non si è lasciata sfuggire i due casi letterari italiani più eclatanti di quest’ultimo periodo. Stiamo parlando della serie L’allieva, tratta dai libri di Alessia Gazzola e, naturalmente, di Rocco Schiavone, uscito dalla mente e dalla penna di Antonio Manzini. 
Andata in onda su Rai 2 per un totale di sei puntate, la fiction diretta da Michele Soavi è tratta da due racconti brevi (Castore e Polluce, Pulizie di primavera) e quattro romanzi (Pista nera, La costola di Adamo, Non è stagione, Era di maggio), ed è già stata confermata per una seconda stagione – anche se l’attesa sarà piuttosto lunga, visto che si attende l’uscita di nuove opere letterarie. Per chi aveva già scoperto le vicissitudini del vicequestore romano trapiantato ad Aosta, la messa in onda non ha fatto altro che confermare tutte le sensazioni della pagina scritte; per gli altri, invece, probabilmente si è trattato di un’autentica sorpresa. Sorpresa perché “l’eroe” in questione è tutto fuorché perfetto: fuma le canne, stila una classifica delle cose più fastidiose della vita (per usare un eufemismo), utilizza un linguaggio non sempre appropriato, ma ha un innato senso per l’investigazione. Perennemente in Clarks e loden, nonostante le frequenti nevicate e la bassa temperatura, Rocco Schiavone è un personaggio fuori dagli schemi abituali – soprattutto perché trasmesso in chiaro in prima serata, tanto che sia Giovanardi che Gasparri ne hanno chiesto la chiusura – ma che con i suoi modi di fare grezzi e anticonformisti è riuscito ugualmente a ritagliarsi una vetrina importante nella serialità del giallo. Merito anche dell’attore principale, un Marco Giallini perfettamente in parte che dà ulteriormente spessore ad un personaggio che deve combattere i suoi demoni interiori esternando un carattere molto più menefreghista del dovuto. La morte della moglie Marina (interpretata da Isabella Ragonese), infatti, occupa i suoi pensieri più oscuri e dolci allo stesso tempo, ma questo non lo condiziona tuttavia nel risolvere casi piuttosto complicati, dalla mafia al rapimento, aiutato non solo dai suoi colleghi ma anche dai suoi amici, con metodi ai limiti della legalità. Rocco Schiavone è una fiction di livello che non lascia indifferenti per lo stile noir ed il “politicamente scorretto” ma animato anche da tratti di profonda malinconia, per un vicequestore difficile da dimenticare.
Rocco Schiavone [Italia 2016] IDEATORE Antonio Manzini.
CAST Marco Giallini, Isabella Ragonese, Ernesto D’Argenio, Claudio Vismara, Francesca Cavallin.
REGIA Michele Soavi. SCENEGGIATURA Antonio Manzini, Maurizio Careddu (tratta dai romanzi di Antonio Manzini). RETE Rai 2.
Poliziesco/Drammatico, durata 100 minuti (episodio).