16° Science+Fiction – Festival della Fantascienza, 1 – 6 novembre 2016, Trieste
Un Roland Garros inedito
Nella selezione della 16. edizione del Trieste Science+Fiction Festival 2016 è stato presentato, in concorso, The Open, opera prima del regista francese Marc Lahore. In uno scenario di guerra globale, c’è ancora chi non vuole arrendersi alla catastrofe e rinunciare al tennis, come Stéphanie e Ralph che, allenati da André, si preparano per il prossimo Roland Garros, pur senza racchette e palline.
The Open fa segnare un debutto folgorante e del tutto inaspettato, seppur le premesse, almeno a livello narrativo, dettassero più di qualche curiosità. Perché voi riuscireste a immaginarvi una finale del Roland Garros tra le coste scozzesi senza gli strumenti con cui si gioca realmente una partita di tennis? Lahore sì, e lo fa con un film che nell’assurdità della situazione trova il suo punto di forza, tanto da smuovere anche gli animi dei più scettici, proprio per la profondità del messaggio che ne deriva. The Open è un film sulla speranza, ma anche sulla mancanza di essa e su come, in determinate circostanze, sia in realtà la nostra unica via d’uscita. E i tre protagonisti del film lo comprendono appieno, perché nel mezzo del nulla e con la fine del mondo sempre più imminente, lottano per un sogno pur non avendo gli elementi per farlo. Ma ci credono davvero, e nonostante la vita diventi giorno dopo giorno sempre più una farsa, si allenano duramente ed inscenano partite vere, in cui la lotta, il sudore e la quotidianità sono l’unico rimedio per non precipitare nell’abisso una volta per tutte. Il film combina perfettamente sport, fantascienza post-apocalittica, dramma intimista e, fino ad un certo punto, commedia, riuscendo a integrare perfettamente la diversità dei temi con una dolcezza umana di base non indifferente. Lo spettatore si fa quindi portatore della speranza dei loro protagonisti, così disadattati da apparire fragili nei loro sogni e nella loro voglia di sopravvivenza. Pur girato con un budget assolutamente limitato – e una crew composta da sole nove persone, compresi i tre attori − The Open si rivela una favola umanista che trova nella fotografia quel valore aggiunto a una storia già di per sé solida e convincente, perché le partite si vincono solo con il match point conquistato, ma non senza lottare su ogni palla, reale o immaginaria che sia.
The Open [id., Francia/Belgio/Gran Bretagna 2015] REGIA Marc Lahore.
CAST Jason Northcote, Maia Levasseur-Costil, Pierre Benoist.
SCENEGGIATURA Marc Lahore. FOTOGRAFIA Marc Lahore. MUSICHE Ddamage.
Fantascienza, durata 103 minuti.