Punk is not dead
Anticapitalista, anticlericale, anti. Il vincitore della 31a edizione della “Settimana della Critica” – sezione autonoma della Mostra del Cinema di Venezia – è l’esordio alla regia di un 26enne colombiano, che realizza il suo primo film girando per le strade di Medellín e con un budget totale di soli duemila dollari (circa 1700 euro).
In direzione ostinata e contraria rispetto al cinema istituzionale, Juan Sebastián Mesa raccoglie un gruppo di 5 amici e li pedina per la capitale sudamericana mentre trascorrono quella che potenzialmente è la loro vera vita. Non usiamo a caso il verbo “pedinare”: Los nadie (The Nobodies per il mercato internazionale, ammesso che la pellicola possa avere una distribuzione… ma in fondo i premi ai festival non servono proprio a dare visibilità a prodotti che altrimenti rischierebbero l’oblio?) profuma di realismo e neorealismo, in un gesto estetico e poetico che ricorda lo scardinamento delle convenzioni di Truffaut, la positività di De Sica e le Ombre carismatiche di Cassavetes. Ana, Manu, Mechas, Pipa e Camilo sono incazzati, con la società che li rigetta e con la vacua religiosità familiare, con la cronica mancanza di prospettive e con i loro sogni da ricacciare vergognosamente in tasca. Sono dei punk – in modo diverso rispetto ad esempio alle protagoniste dello svedese We Are the Best!, ambientato negli anni ’70 – e Los nadie è un’opera brillantemente punk che trasuda una sconfinata tenerezza. Merito del bianco e nero (che, lungi dall’essere una scelta programmatica e presuntuosa, offre una notevole immersività: “Il bianco e nero rappresenta la routine da cui i giovani vogliono uscire”, dice il regista) e della cinepresa che stringe su volti irrequieti e frustrati, rabbiosi e innamorati. E magari merito anche della scrittura volutamente asciutta e della coazione a ripetere dei dialoghi (in quasi ogni frase risuona la parola “cimba”, traducibile con un universale “figo”), perché a questo gruppo di ragazzi ai margini non servono parole, non servono quasi neanche idee precise: basta il loro sangue giovane, la ribellione radicale “senza causa” e senza partito. Chiedere una sorta di perfezione formale e di “equilibrio delle parti” a Los nadie sarebbe un esercizio sterile e in totale malafede. Il lavoro di Mesa trova la sua quadratura proprio nella mancanza di una quadratura, nell’imprecisione delle sue conclusioni e dei suoi contrasti, nel genuino trasporto di uno scambio di battute sghembo e di un’evasione verso l’ignoto e lo sconosciuto. In fondo la disobbedienza dei personaggi principali del film (giocolieri, tatuatori, writers, o anche solo lavavetri ai semafori) è la stessa di un artista che ha trovato la propria “valvola di sfogo” nella scelta di diventare regista, esprimendosi attraverso il mezzo cinema.
Los nadie – The Nobodies [Los nadie, Colombia 2016] REGIA Juan Sebastián Mesa.
CAST Maria Angélica Puerta, Maria Camila Castrillón, Esteban Alcaráz, Felipe Alzate.
SCENEGGIATURA Juan Sebastián Mesa. FOTOGRAFIA David Correa Franco, MUSICHE O.D.I.O.
Drammatico, durata 84 minuti.