Esci dal telefono!
Alla 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si è aggiudicato il Premio per il Miglior Film nella sezione Orizzonti, rivelandosi una delle sorprese italiane, e non solo, più gradite dell’intera kermesse. Stiamo parlando del documentario Liberami di Federica di Giacomo, in questi giorni al cinema.
Protagonista è Padre Cataldo, uno tra gli esorcisti più ricercati in Sicilia e al di fuori della regione, il quale, grazie anche ad un carattere combattivo, cerca di dare il proprio appoggio a chi ne ha più bisogno per riuscire a liberarsi dal demonio. Tra questi ci sono Gloria, Enrico, Anna e Giulia, che ogni martedì cercano conforto nella messa di liberazione eseguita proprio da lui stesso. Federica Di Giacomo ci introduce e ci racconta un problema sempre più diffuso, sia in Italia sia all’estero, ma quasi mai affrontato con il giusto rispetto. Perché è di questo che si tratta, soprattutto quando si ha un tema di questo impatto tra le mani, con il rischio che venga sottovalutato dai non credenti – anche perché di film ne sono stati fatti in abbondanza – e non riconosciuto adeguatamente da chi invece si è trovato realmente in quelle situazioni. E la scelta vincente di Liberami sta proprio nel mostrare una realtà documentata nella sua totale libertà, senza sforzarsi di risultare credibile a tutti i costi, ma che proprio in questo modo trova la sua mossa più coraggiosa e funzionale. La regista, infatti, ci mostra un esorcista che opera nei modi più variegati, perfino al telefono, con un demone che si presenta senza preavviso, rivelandoci le doppie personalità di persone che in Padre Cataldo hanno trovato la loro àncora di salvezza. O forse no? Sta di fatto che nel paese siciliano arrivano famiglie, giovani e ragazze, tutti si credono “posseduti” e nel prete vedono la liberazione oltre che una determinazione fuori dal comune. E il pubblico finisce per appassionarsi a questa figura così combattiva e instancabile che strappa risate e pone quesiti su un problema sempre più frequente, basti vedere nei volti e negli occhi tutta la preoccupazione di chi, con il demone, o presunto tale, è costretto a conviverci. Si può credere a tutto questo oppure no, ma Federica Di Giacomo con il suo Liberami riesce ugualmente a catturare l’attenzione dandone la giusta credibilità.
Liberami [Italia 2016] REGIA Federica Di Giacomo.
SOGGETTO Federica Di Giacomo, Andrea Osvaldo Sanguigni. FOTOGRAFIA Greta De Lazzaris, Carlo Sisalli.
Documentario, durata 89 minuti.
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