SPECIALE ITALIANA DOC
Un’invasione indiscreta
La memoria storica restituisce, a volte, i fasti di un’epoca, anche quelli più “frivoli” che appartengono comunque alla tradizione e alla Storia di un popolo. Marco Spagnoli con il suo Hollywood sul Tevere, ci accompagna per mano in un viaggio in un luogo fatato: l’Italia miracolosa e irripetibile a cavallo tra gli anni ’50 e ’70 sfacciatamente abitata dai divi hollywoodiani. Tanti eventi futili e di costume, che però hanno aiutato a far conoscere il nostro strambo Paese in tutto il mondo.
Senza i rimpianti o i piagnistei classici di chi guarda al passato, ben derisi all’inizio del documentario dalla voce narrante, Spagnoli racconta la pacifica invasione del cinema hollywoodiano negli anni d’oro della propria creatività. Oggi alcuni set americani esistono ancora, ma al tempo era pratica comune ricercare il sole e il clima di Los Angeles nelle nostre terre. La storia è nota, e quindi non ci si perde in cronache dettagliate. Sono i materiali dell’Istituto Luce a mostrarne il clima, padre della “dolce vita” e assassino di un ideale che da lì a poco sarebbe stato accantonato. Il divismo e i suoi protagonisti, la creatività che sapeva sguazzare agilmente tra l’autorialità e la serie B. Forte e tangibile è la profonda cultura cinematografica di Spagnoli, che non si limita a mostrare i soliti noti, ma si avvale anche di elementi poco diffusi che con cinismo beffeggiavano anche quel periodo. Sfilano i divi e le loro manie, sfilano le cronache dal set e le serate ai tavolini di Via Veneto, un ideale amore verso il cinema che oggi latita sempre di più. Di questo, infatti, parla Hollywood sul Tevere: un disamore sia degli spettatori che della macchina industriale. Un equilibro produttivo-ideativo che sapeva elevare a fonte di guadagno (con convinzione effettiva anche da parte della politica) l’Arte cinematografica. Oggi si cerca solo lo scandalo e un set non ha più lo stesso fascino di un tempo, e lavorare nel cinema è visto ottusamente come un passatempo. È più facile stare a casa e dal proprio computer spiare i profili social, peccando in curiosità… quella che dovrebbe essere il vero motore di ognuno di noi. L’oblio dell’esperienza reale. Solo i festival ne mantengono una parvenza, sempre grazie agli attori d’oltreoceano. Ben venga, ma è ancora troppo poco. Hollywood sul Tevere, sotto la forma “semplice” della raccolta di materiale d’archivio ci apre gli occhi sulle tante crisi di oggi. Diverte il cinefilo, stuzzica il curioso, potrebbe far pensare, teoricamente, il politico…
Hollywood sul Tevere [Italia 2009] REGIA Marco Spagnoli.
CAST Daniela Cavallini (voce narrante).
SOGGETTO Marco Spagnoli. MUSICHE Aldo De Scalzi, Pivio. MONTAGGIO Patrizia Penzo.
Documentario, durata 70 minuti.