VENEZIA 73 – ORIZZONTI
Dio non vive a Bruxelles
Presentato nella sezione Orizzonti, ha riscosso un più che discreto successo – sia tra gli addetti ai lavori che tra il pubblico – King of the Belgians di Jessica Woodworth e Peter Brosens. Il re del Belgio, Nicola III, è in visita in Turchia per celebrare l’entrata in Europa del Paese della mezzaluna. Qui viene però raggiunto da una notizia improvvisa e sconvolgente: la Vallonia ha dichiarato l’indipendenza perché “stufa” dei fiamminghi.
Complice un’improvvisa tempesta solare sul continente europeo, il monarca rimane bloccato – quasi prigioniero – a Istanbul, lontano dal suo regno in implosione e costretto quindi ad improvvisare un picaresco piano di fuga che lo porterà, insieme ad un documentarista e ai suoi più stretti collaboratori, ad attraversare i Balcani. Tra una disavventura ed un incontro stravagante, il monarca imparerà anche a conoscere meglio se stesso e quella che dovrebbe essere la vera essenza di un ruolo come il suo. King of the Belgians è, innanzitutto, un mockumentary: le immagini che vediamo sono infatti quelle di un documentario che da istituzionale e inamidato diventa, per il corso degli eventi, la rappresentazione di un’intima presa di consapevolezza, quasi una catarsi, oltre che una picaresca tragicommedia. Dal racconto in chiave intimista in qualche modo dipende anche l’altra tematica portante: la metafora ironica e sottile quanto amarognola, che agisce sotto le righe, della situazione critica dell’Europa e della disaffezione nei suoi confronti, evidenziata sì nelle disavventure e nei personaggi incontrati nell’improvvisato viaggio, ma che soprattutto trova un riflesso proprio nell’evoluzione e nella presa di coscienza del re. Non è un caso da questo punto di vista che la fuga avvenga lungo i Balcani, luogo che spesso ha anticipato crisi e divisioni poi più vaste. King of the Belgians nel complesso funziona proprio perché riesce a tenere in equilibrio le due tematiche: usa con intelligenza le armi della commedia ironica raffinata che però non si vergogna, se necessario, di giocare con la farsa più ruspante, senza venirne travolta e senza cadere in eccessi. È un film che così, al netto di qualche momento ripetitivo e di qualche altro morto, riesce ad essere allo stesso tempo concreto nella sua carica ironica, capace di intercettare i venti di pessimismo e di sfiducia che soffiano sull’Europa, ed elegante, stilisticamente quasi etereo (ricordiamo che Woodworth e Brosens sono gli autori de La quinta stagione), quando letto nell’ottica più intimista e raccolta.
King of the Belgians [id., Belgio/Olanda/Bulgaria 2016] REGIA Peter Brosens, Jessica Woodworth.
CAST Peter Van Den Begin, Titus De Voogdt, Lucie Debay, Bruno Georis.
SCENEGGIATURA Peter Brosens, Jessica Woodworth. FOTOGRAFIA Ton Peters. MONTAGGIO David Verdurme.
Commedia, durata 94 minuti.