Un’idea buttata via
Il fatto che una commedia con Adam Sandler, Steve Buscemi, Dustin Hoffman ed il celebre rapper del Wu-Tang Clan Method Man nel suo primo weekend nelle sale USA abbia guadagnato solo 24.000 dollari è segno che la critica statunitense, così negativa alla presentazione del film all’edizione 2014 del Toronto International Film Festival, sa ancora influire molto sulle scelte del suo grande pubblico.
Il soggetto alla base di Mr. Cobbler e la bottega magica è molto interessante, ricco di possibili spunti. Immerge una situazione piena di realismo e concretezza sociale in un ambiente da favola popolare, con oggetti magici dalle origini incerte e metamorfosi ardite. Un calzolaio figlio di calzolai scompare improvvisamente lasciando in eredità la bottega al figlio Max che non è molto attratto dall’idea di perpetuare la tradizione. Lavora, anche con abilità, ma senza voglia, è del tutto insoddisfatto e vorrebbe lasciar stare. Ma il vicino barbiere ed una interessante attivista, che si sta battendo contro lo spopolamento del quartiere e la chiusura dei piccoli negozi storici come il suo, lo aiutano a tener duro. La rottura della sua cucitrice lo costringe a rimetterne in moto una lasciata dal padre, che si rivela un oggetto del tutto speciale: le paia di scarpe di cui cuce la suola diventano strumenti in grado di trasformare chi le indossa nel loro effettivo proprietario. Max entra così in un vortice trasformista che dal divertimento iniziale si traduce in utilizzo spregiudicato delle sue possibilità. Se prima queste lo mettono nei guai, successivamente riesce a trarne frutto, imparando a padroneggiarle con consapevolezza. L’acquisizione di un potere così sovversivo potrebbe essere, in altre mani, un tema fecondissimo, ma la vena comico-assurda di McCarthy, che tanto bene si sposò con Station Agent (2003) e L’ospite inatteso (2007), qui non riesce a dare vita e credibilità ai personaggi, che sembrano ancora abbozzi di una sceneggiatura in fase di elaborazione. Forse gli attori danno ai personaggi più caratterizzazione di quanta ve ne fosse nell’idea di base, anche Sandler riesce a tratti a calpestare il suo banale stereotipo, ma appunto l’impressione è quella di avere un Sandler che fa il calzolaio, un Hoffman che fa il padre, un Buscemi che fa il barbiere, un Method Man che fa se stesso: abbiamo l’attore e non il personaggio. Il piglio leggero con cui si affronta ogni situazione rende comunque il tutto guardabile, a tratti divertente, ma la comicità va supportata da una solida struttura, la favola è un meccanismo perfetto e non può presentare ellissi, facilonerie, spiegazioni gratuite. McCarthy ne ha lasciate troppe.
Mr. Cobbler e la bottega magica [The Cobbler, USA 2014] REGIA Thomas McCarthy.
CAST Adam Sandler, Steve Buscemi, Dustin Hoffman, Ellen Barkin, Melonie Diaz.
SCENEGGIATURA Thomas McCarthy, Paul Sado. FOTOGRAFIA Mott Hupfel. MUSICHE John Debney, Nick Urata.
Commedia/Fantastico, durata 99 minuti.