SPECIALE CORTOMETRAGGI
D’altra parte, la realtà è un’opinione
Tra i camerini e il palcoscenico di un importante teatro capitolino, si consuma il dialogo di un celebre regista e interprete con la sua prima attrice: nel flusso di una prova si alternano passione, sesso, rabbia, esistenzialismo, critica alla società, violenza e morte.
Nell’ambiguità del gioco teatrale, moltiplicata dalla messinscena del cinema, verità e finzione si confondono senza soluzione di continuità, tanto che persino un giovane giornalista, che vorrebbe soltanto fare un’intervista al regista, finisce prima per lasciarsi travolgere da questa irriducibile oscillazione, per dare infine allo spettatore l’impressione di essere, egli stesso, un personaggio del dramma in prova. Insomma, a regnare in Black Comedy, cortometraggio del regista pubblicitario Luigi Pane, è il gioco di specchi infiniti che separa e in definitiva lascia confondere il senso del reale e quello dell’artificio. Il tutto con l’ambizione − a tratti molto centrata − non solo di denunciare la falsità del nostro vivere quotidiano, tra proiezioni virtuali e perdita di ogni senso di relazione, ma anche di metterla in immagini, giocando di sceneggiatura sull’ordine e la contrapposizione delle scene, delle circostanze e della loro natura percettiva agli occhi dello spettatore: cos’è vero in quello che vediamo, il freddo amplesso del regista consumato tra i titoli di testa sulla sua malcapitata interprete, o il tenero bacio con cui egli si congratula con lei a conclusione delle prove? Il messaggio è chiaro: la finzione non è tutto, ma di fronte al relativismo cui la realtà si è ridotta, forse è ancora un lusinghiero appiglio dentro cui perdersi e godere. Lo sottolineano con mestiere le prove degli attori principali, su tutti il Fortunato Cerlino di Gomorra, e un uso del bianco e nero e del movimento di macchina virtuosi ed eleganti. Il cortometraggio funziona e tocca vette inedite nel panorama artefatto di molta produzione nostrana, ma in conclusione al lavoro, complici anche alcune concessioni comiche meno controllate, ci si domanda la sua reale necessità, la sua urgenza. Nel prismatico gioco di continui veli e rimandi tra vero e falso, Black Comedy rivela fin dal titolo la sua intima e forse legittima natura: quella di un divertissement ingegnoso e pungente.
Black Comedy [Italia 2015] REGIA Luigi Pane.
CAST Fortunato Cerlino, Antonia Liskova, Paolo Perinelli, Beniamino Marcone.
SCENEGGIATURA Carlo Ambrosini, Luigi Pane. FOTOGRAFIA Davide Manca.
Commedia, durata 15 minuti.