Un po’ meno peggio
Il cambio alla regia c’è stato e un po’ si vede. Leggermente, sia chiaro. Non c’è comunque speranza di rivedere gli eroi verdi dell’infanzia, ma almeno un tentativo di attingere al materiale originale è stato goffamente fatto.
Anche se ben lontano dai fasti dei fumetti e della serie animata, questo nuovo capitolo delle quattro tartarughe mutanti adolescenti, si distanzia di un paio di respiri dall’orrendo e pasticciato film che l’ha preceduto. Il regista Dave Green, pur condividendo con il suo predecessore Jonathan Liebesman un’assoluta noncuranza per le dinamiche di gruppo fra quattro caratteri diversissimi tra loro, riesce a imbastire una pellicola di quasi due ore non del tutto vuota, mal recitata, con pessimi effetti speciali. Antagonisti come i tirapiedi mutati Bebop and Rocksteady, l’alieno Krang e lo stesso Shredder fanno per lo meno una comparsata, anche se la trama non varia granchè tra il primo e il secondo film, con un mondo in pericolo che dev’essere salvato prima che gli alieni varchino il portale dimensionale – no, qui non appaiono gli Avengers. Ciò che però sembra continuare a sfuggire a chi si occupa di questa tentativo di rilanciare il franchise – fortemente voluto da Michael Bay − è che la parola “ninja” contenuta nel titolo si accompagna a “teen”. Possono essere grandi, grosse tartarughe, ma sono pur sempre adolescenti che, più di tutti, si interrogano sul loro posto nel mondo. Non nel film, sia chiaro, qui si parla del materiale originale, che coniugava il lato oscuro della crescita con la necessità di conciliare desideri personali e un destino da reietti. Nella pellicola ciò avviene in una manciata di minuti. Il resto è tutto buffonate, pizza, battaglie, Megan Fox vestita da scolaretta, altre buffonate. Casey – un tristemente sottoutilizzato Stephen Amell − è praticamente un fantoccio senz’altro scopo di un flirt romantico con April e Will Arnett è meno valorizzato che mai. In questo bailamme, tuttavia, un po’ dello spirito goliardico e del legame fraterno fra Tartarughe, a tratti, emerge. Per qualche scena, si può vedere cosa una sceneggiatura con meno azione e più introspezione avrebbe potuto realizzare. Peccato.
Tartarughe Ninja – Fuori dall’Ombra [Teen Mutant Ninja Turtles: Out of the Shadows, USA 2016] REGIA Dave Green.
CAST Pete Ploszek, Noel Fisher, Jeremy Howard, Alan Ritchson, Stephen Amell, Megan Fox.
SCENEGGIATURA Josh Appelbaum, André Nemec. FOTOGRAFIA Lula Carvalho. MUSICHE Steve Jablonsky.
Azione/Fantascienza, durata 112 minuti.