Il gioco della palla
Appuntamento fisso per chi rischia di appisolarsi davanti alle telecronache istituzionali della Rai, gli Europei di calcio commentati dalla Gialappa’s Band rappresentano anche in questa edizione un piacevole leitmotiv, che aiuta a ravvivare partite altrimenti poco memorabili per lo spettacolo sul campo.
La formula, proposta in contemporanea su Rai Radio 2 e Rai 4 dal trio dei sempre verdi Giorgio Gherarducci, Marco Santin e Carlo Taranto, è ormai collaudata da anni: il racconto delle prestazioni dei calciatori si alterna a battute e siparietti comici che coinvolgono gli ospiti in trasmissione, intermezzi di durata variabile a seconda degli spunti offerti nel corso della partita, sugli spalti o in studio. Se spesso il gioco è causa di sbadigli prolungati, anche per il livello non sempre eccelso del torneo, notevole è lo show garantito da allenatori e panchinari, dalle comparse allo stadio inquadrate in modo quasi chirurgico, e dagli invitati dei “gialappi”. Tra questi si segnalano non solo gli storici supporters di Francia, Germania e Inghilterra, ma anche gli ultimi arrivati, come la giovane tifosa belga “innamorata” di Courtois o la “gloria” ungherese Eva Henger. Rai Dire Europei è un campionario di capigliature strambe, di ascelle sudate, di grattate in punti strategici del corpo, di urla belluine e pose poco signorili a favore di telecamera, come uno spettacolo nello spettacolo in cui conta più il contorno del piatto principale. Questa distorsione è diventata una costante in competizioni in cui l’eccezione affascina più della regola e il bizzarro più del consueto, se il telecronista islandese e il coro dedicato al nordirlandese Will Grigg diventano virali mentre CR7 fa notizia solo quando sbaglia. La sovraesposizione mediatica ha trasformato le gare in esibizioni e l’atleta in showman più o meno consapevole: un tempo il colombiano Valderrama rappresentava una novità, adesso è un fiorire di disgrazie tricologiche, mentre nella categoria allenatori siamo passati dall’acqua portafortuna di Trapattoni alle escursioni genitali di Joachim Löw, raffinato interprete del gioco manuale a tutto campo. E se certe figuracce parrebbero quasi volute, la nonchalance con cui Sir Roy Hodgson parla a vuoto con il suo secondo, senza accorgersi che questi se ne è appena andato dalla panchina, non lascia dubbi tra il “ci è” o “ci fa”. Anche questa volta l’eredità della competizione, come accade sovente nell’era del calcio 2.0, sarà costituita più dal racconto extracalcistico che dal mero fatto sportivo? Chi ricorda, ad esempio, il capocannoniere di Sud Africa 2010? E chi non dimentica, al contrario, il Waka Waka, le vuvuzela e il polpo Paul? Nell’attesa… Forza Azzurri.
Rai Dire Europei [Italia 2016] IDEATORE Gialappa’s Band.
CONDUTTORI Giorgio Gherarducci, Marco Santin, Carlo Taranto. RETE Rai 4.
Trasmissione sportiva/Intrattenimento, durata 120 minuti.