L’apparenza del nodo inglese
“Nelle relazioni tra persone non ne esiste una che non subisca l’effetto nodo inglese”. Claudia Razzoli, in arte Nuke, apre così, con un punto di vista specifico, lo sguardo sulle vite di Giacomo, della sua ex Valeria, di Valentina e degli altri componenti dei John the crocodile and his beer’s bears. Sono personaggi rappresentanti un’umanità mobile, priva di responsabilità, fluttuante tra entusiasmo, rabbia e apatia spesso autoimposta.
Figure che cercano disperatamente l’autenticità nell’inautentico ripetersi di schemi: Giacomo, non appena viene lasciato da Valeria, non reagisce con sincerità e personalità ma cerca invano di applicare una prassi, intitolata, come la prima parte del libro, “la settimana del divano”, che vorrebbe essere universale. Giacomo non mangia, non si lava, non esce, non apre le finestre, mette in coda intere stagioni di serie tv, nel tentativo di autoannullarsi nel non-pensiero di Valeria. Ma qualcosa di lei resta: le ciabatte, un quadro, un’enciclopedia, scaffali di confezioni di dentifricio. Tutti oggetti legati a sue improvvise metamorfosi, che finiscono col mescolarsi, persa la cognizione del tempo, con le chiamate degli amici, i miagolii di Pavel e i colpi di pistola della serie tv, in un incubo allucinato, dove il transfert prende la forma di una fiaba o di un gioco di ruolo, in cui deve sconfiggere la strega cattiva. Questa, come una sirena, lo attrae attraverso una formosissima nuvola, rossa di desiderio, ma lo colpisce con i sensi di colpa travestiti da terribili lemuri volanti. Quello che si nota, sfogliando Effetto Casimir, o con questo breve excursus, è una capacità visiva e visionaria da parte dell’autrice brillante e sorprendente. L’accavallarsi delle scene e dei piani, la scansione sempre innovativa delle tavole è magnifica considerata la non gratuità del gesto creativo, che sempre ha valore semantico, a volte esplicando o sottolineando alcune situazioni-soluzioni, altre volte andando oltre, con quell’eccedenza che crea fascinazione. Si guardi la tavola con i suoni che colano al piano inferiore come cera sciolta, o l’incubo che somma congestione e temporalità come in Jacovitti, o il labirinto in cui Giacomo e Valentina si cercano e trovano. In quest’ultimo è ben visibile quel collegamento tra “tonalità emotiva” e soggetto che è il tratto più specifico dell’opera. Ma dove poggia tutto questo splendore grafico? Su un testo un po’ scialbo, qua e là superficiale e effettistico, che non riesce a dare al surreale una concretezza godibile. Per l’effetto Casimir due oggetti senza ostacoli tra di loro si attraggono, una volta entrati in contatto si annodano l’uno all’altro, ed ecco il nodo inglese. Ma dove mai questo, robusto all’apparenza, si scioglie con facilità? Solo se le corde sono di diverso diametro, già precedentemente incompatibili tra loro. Non è quindi il caso di pronunciarsi sull’assoluta fallibilità delle relazioni. Meglio concentrarsi su adeguare il testo al disegno, quando saranno dello stesso spessore il nodo dell’opera terrà e come!
Effetto Casimir – Ordinaria disevoluzione di una coppia [Italia 2015] AUTORE Claudia “Nuke” Razzoli.
TESTO E DISEGNI Claudia “Nuke” Razzoli. EDITORE Rizzoli Lizard.
Graphic novel, colori, 160 pagine.