ATTENZIONE! SPOILER!
Quarto potere
Niente di nuovo sul fronte occidentale. Le vite di Piper e Alex continuano ad essere minacciate da pericoli quotidiani. Il vero cambiamento, per le detenute, è l’essere diventate merce da accumulare e su cui guadagnare. Tra il sovraffollamento delle celle e l’incapacità di gestire le donne rinchiuse, il mondo esterno viene totalmente tagliato fuori dalla vicenda, nonostante sia l’unica arma realmente utile a risollevare le condizioni.
Orange Is the New Black continua a oscillare tra il registro comico e quello tragico, finendo però con l’attestarsi proprio su quest’ultimo, riportando alla ribalta il tema del “Black Lives Matter”, tra un accenno al governo Obama e una vera e propria riproposta della vicenda di Fruitvale Station, con tanto di viaggio in metropolitana a scandire la fine di una vita. La nuova linfa vitale di questa stagione deriva comunque non tanto dall’aver trovato nuove vicende e nuovi personaggi, quanto dall’aver finalmente sfruttato fino in fondo personalità finora lasciate in secondo piano – soprattutto Poussey – e nell’aver finalmente accantonato Piper. Su di lei, la sopravvalutazione era stata talmente palese da instaurare una mise en abime dialogica, che ostenta e poi irride questa sopravvalutazione di se stessa e, di conseguenza, del personaggio. Un importante nuovo arrivo è Judy King, una celeberrima cuoca televisiva che si trova a passare un periodo dentro le mura di Litchfield, con tutti i favoritismi del caso. Attraverso la sua figura, gli autori hanno finalmente introdotto quella dimensione che mancava, quella un po’ polemica ma dalle possibilità comiche che insinua sottilmente l’evidenza del peso che il quarto potere ha sulle sorti delle vite umane. L’opinione pubblica, l’informazione, la trasparenza delle gestioni pubbliche e private vengono mostrate in tutta la loro importanza, ma anche con tutte le loro falle, che permettono al sistema (qualunque sia quello di riferimento) di manipolarle, ingannarle e sfruttarle per fini diversi da quelli attesi. All’annuncio che Orange Is the New Black è stato rinnovato fino alla settima stagione gli scetticismi erano molti, tanto da iniziare a pensare all’ennesima serie in declino incapace di rendersene conto. Questa quarta stagione invece convince fino in fondo, regala momenti commoventi e meravigliose novità, insieme a episodi a dir poco difficili da accettare. Ma sicuramente impone alle vicende una forza ritrovata, un vigore estetico e narrativo che si mostrava sempre più carente nel finale della terza stagione. Quindi, lunga vita a OITNB. Ma, soprattutto, We All Love Poussey!
Orange Is the New Black [id., USA 2013-in corso] IDEATORE Jenji Kohan.
CAST Taylor Schilling, Kate Mulgrew, Laura Prepon, Samira Wiley, Taryn Manning.
Commedia/Drammatico, durata 51-52 minuti (episodio), stagione 4.