L’uomo senza passato
Tra le leggende metropolitane cariche di maggior fascino e mistero spicca sicuramente quella del ritrovamento di naufraghi smemorati in riva al mare, incapaci di ricordare alcunché della loro vita ma abilissimi a suonare uno strumento (spesso il pianoforte) o a parlare un idioma sconosciuto proveniente da terre lontane dal punto di approdo.
È una notizia che si ripete ciclica, in cima alle testate giornalistiche, e che non smette di conquistare la curiosità di chi legge. Il Porto Proibito parte da qui, dalla suggestione di un uomo “senza passato” che viene ritrovato nel nulla di una spedizione marinaresca e che passo dopo passo dovrà scoprire chi è e cosa lo aspetta, per trovare il proprio posto nel mondo. Per accorgersi che l’opera di Teresa Radice e Stefano Turconi sia molto di più, però, basta avere tra le mani il volume edito da BAO Publishing: un cartonato a dorso tondo realizzato per ricordare un antico tomo marinaro, degno dei migliori libri epici ottocenteschi, con tanto di mappa da studiare e percorrere man mano che si svolge l’avventura dei protagonisti. D’altronde siamo di fronte ad una “ballata per vecchi marinai” – secondo la definizione della stessa casa editrice – frutto di una ricerca durata anni, in cui confluiscono le esperienze comuni dei due autori, coppia nella vita e già scrittori/disegnatori per Topolino (proprio quello Disney). Ogni definizione ci sembra riduttiva: questa opera a fumetti in 4 atti sembra già il perfetto storyboard per la sceneggiatura di un film, fitto di dettagli e richiami, disegnato a matita non inchiostrata e incorniciato da tavole incredibilmente espressive. E siamo tuttavia convinti che una eventuale trasposizione cinematografica non riuscirebbe a rendere giustizia ad un prodotto “artigianale” (nel senso più puro e nobile del termine: raffinato perchè non industriale, non contraffatto dalla plasticità dei lavori in serie) che tocca la letteratura e la poesia, che si fonde col feuilleton d’amore e con la fiaba incantata. Forse c’è persino troppa carne al fuoco in questo Porto Proibito, che parte dall’incipit dedicato ad Abel e si dirama in mille trasognati rivoli (su tutti, le sottotrame dedicate alla prostituta di porto Rebecca e al capitano tormentato Nathan), col rischio di un abbassamento dell’attenzione in alcuni passaggi fin troppo elaborati (sia visivamente che narrativamente). Ma se davvero di difetti dobbiamo parlare, lo facciamo consapevoli del fatto che si tratta di un “eccesso” di generosità, passione e dedizione. Qualità evidenti di un romanzo grafico d’eccezione, che restano attaccate alla mente e al cuore. E che probabilmente ci faranno riprendere in mano il volume quando avremo nuovamente bisogno di perderci nelle pagine di una non comune vicenda di mare, luoghi suggestivi e intrighi paradossali.
Il Porto Proibito [Italia 2015] AUTORI Teresa Radice, Stefano Turconi.
DISEGNI Stefano Turconi. TESTI Teresa Radice. PUBBLICATO DA BAO Publishing.
Graphic novel/Ballata per vecchi marinai, B/N, 312 pagine.