SPECIALE BUDDY MOVIE
L’arte moderna? Meglio un fumetto
Gli artisti e le modelle fanno brillare il mondo. Così intona il ritornello del brano protagonista di questa commedia musicale. A metà anni Cinquanta prodotti di questo tipo erano frequenti ed erano il luogo di convergenza di attori, tecnici, scenografi, musicisti tra i più in vista.
Ogni scena è studiata fin nei minimi particolari, per esaltare le star, le canzoni che poi passeranno nel circuito discografico, le coreografie e i corpi di ballo da rivendere a Broadway. La Paramount, abilissima in questo campo, incentivava con un uso intensivo l’avanzamento tecnico. In Artisti e modelle i primi fotogrammi annunciano l’esperienza VistaVision, il nuovissimo brevetto che, con una pellicola a maggior risoluzione, rendeva la proiezione nitida e viva come mai prima d’allora. Il mondo rappresentato è la ricostruzione di ciò che di più divertente, glamour e popolare si potesse immaginare. Il cinema siffatto è ben descritto nelle prime sequenze del film: dopo aver perso il lavoro, i due protagonisti, ritrovatisi senza soldi, cenano immaginando di avere qualcosa da mettere sotto i denti, cantano immaginando che una tavola di legno sia un pianoforte e che il riflesso nello specchio stia lì a far da coro. L’immaginazione può, l’immaginazione crea, solo se non ci si crede veramente si resta a digiuno di cibo e di felicità. Questa idea è alla base di questo tipo di cinema, “con un paio di fucili atomici giocattolo si può sconfiggere Hitler”: con un paio di risate e fascinazioni visive si può seppellire l’uomo come soggetto storico e razionale e trasformarlo in consumatore atemporale. I fucili giocattolo son quelli disegnati da Rick Todd per il fumetto da lui creato. Arrivato a New York con l’intenzione di diventare un importante pittore ed esporre nei musei si riduce a lavori d’emergenza, da illustratore pubblicitario a ritrattista. I testi del fumetto sono tratti dai sogni di Eugene Fullstack, aspirante scrittore per l’infanzia, la cui voracità per l’avventurosa Bat Woman l’ha reso incapace di affrontare la vita e le responsabilità. Il rapporto tra i due è fortissimo, tanto che una volta che Rick accenna a una “separazione” basta lo sguardo languido di Eugene a fermarlo. Entrambi sarebbero uomini incompleti senza la presenza dell’altro. Rick è pratico, furbo, affabile; Eugene è infantile, sognatore, instabile e inibito. Ricalcano i cliché della cultura popolare anni ’50 sulla figura maschile e femminile, su ciò che è dentro e ciò che è fuori la buona società. La trama mescola avventura, spettacolo, romance, spionaggio internazionale e fumettomania con leggerezza e velocità pindarica, e procede con un intrigo qualsiasi verso il preannunciato finale in abiti da sposi. Rivisto oggi fa “brillare un mondo” mai esistito, non con la forza dell’immaginazione ma con il subdolo inganno di una cultura che ha trasformato i Rembrandt in autori di supereroi e gli scrittori del Greenwich Village in copywriter pubblicitari.
Artisti e modelle [Artists and Models, USA 1955] REGIA Frank Tashlin.
CAST Dean Martin, Jerry Lewis, Shirley MacLaine, Dorothy Malone.
SCENEGGIATURA Frank Tashlin, Hal Kenter, Herbert Baker, Don McGuire. FOTOGRAFIA Daniel L. Frapp. MUSICHE Harry Warren.
Commedia/Musicale, durata 109 minuti.