Demoni salvifici
Su un’isola un tempo industrializzata un incidente nucleare ha ucciso quasi tutti i lavoratori, lasciando molti orfani e una società ai minimi termini basata sul consumo di sostanze psicotrope e sulla diffidenza nei confronti di emarginati e diversi.
Dall’altra parte dell’isola, l’ex zona industriale è divorata da una discarica in espansione, regno di violenza e reietti che hanno perso ogni umanità. In questi spazi da cui è apparentemente impossibile scappare vivono animali antropomorfi e oggetti animati da sentimenti, adulti oppressori e ragazzini in cerca di fuga. Tra di loro Dinki, vessata da un’infelice situazione familiare, Sandra, che sente voci maligne, e Piccola Volpe, costantemente bullizzato. E poi c’è Birdboy, un ragazzo-uccello malato e tossicodipendente, che ha ereditato dal padre custode del faro l’odio verso le persone comuni attorno a lui e un compito salvifico difficile e segreto… ma anche demoni incontrollabili che neppure l’amore di Dinki riesce a placare.
Psiconautas è la trasposizione cinematografica dell’omonimo graphic novel di Alberto Vázquez, ad opera dello stesso autore assieme a Pedro Rivero, che prende il via da un espediente ricorrente nei fumetti così come nella fantascienza e nell’animazione per adulti, ovvero la catastrofe umana ed ecologica. Tuttavia Psiconautas colpisce per molti spunti originali e per l’abile gestione di elementi ironici e commoventi all’interno di un dramma altrimenti cupissimo e angosciante. Sull’isola la violenza è conseguenza diretta sia del conformismo che della disperazione e da essa non c’è scampo, se non attraverso una realtà inaccessibile e incomprensibile ai più: il film descrive questo universo attraverso una punteggiatura di dettagli, secondo un impianto che da un lato fa sentire la sua origine stampata (il passaggio continuo da particolare a corale, le microstorie dei personaggi secondari come il pescatore-maiale), dall’altro usa al meglio il movimento, il sonoro e l’invenzione visiva. L’opera è ricca di intuizioni felici sia narrative, come gli slanci di affetto degli oggetti per gli esseri viventi, l’inquietante famiglia di Dinki, i mostri interiori da tenere a bada e la caratterizzazione di ogni personaggio; sia visive, come l’irruzione di momenti visionari a volte delicati, a volte spaventosi. Tutto ciò rende Psiconautas un’opera bella e struggente, che fa decisamente venire voglia di recuperare i lavori dell’autore spagnolo, editi in Italia da Logos.
Psiconautas [id., Spagna 2015] REGIA Alberto Vázquez, Pedro Rivero.
SCENEGGIATURA Alberto Vázquez, Pedro Rivero (tratta dall’omonimo graphic novel di Alberto Vázquez). MUSICHE Aranzazu Calleja.
Animazione, durata 74 minuti.