I nonni sono sempre i nonni
Lèa, Adrien e Théo, sordomuto dalla nascita, sono tre fratelli parigini nel pieno dell’adolescenza costretti a passare l’estate in Provenza dai nonni Irene e Paul. Quest’ultimo, però, non l’hanno mai conosciuto, a causa di alcuni attriti familiari avvenuti anni prima. Olivicoltore, Paul non riesce a gestire la situazione con i nipoti, in uno scontro generazionale che non tarda ad arrivare.
Un’estate in Provenza è il terzo film della regista francese Rose Bosch, già conosciuta per Vento di primavera, qui abile a conquistarci con una storia ricca di sentimenti e sfumature. Théo potrebbe essere un capro espiatorio nel voler raccontare un tema ancora troppo poco affrontato (anche se è recente il successo, sempre francese, di La famiglia Bélier), invece la Bosch lo inserisce perfettamente in una commedia corale in cui la differenza è dettata da tanti fattori, non solamente fisici. Primo fra tutti, il consueto scontro città-campagna, con modi di vivere completamenti opposti che destabilizzano la vacanza dei ragazzi, visto che anche cercare la Rete del cellulare sembra un miraggio. A dominare, infatti, è la campagna provenzale in tutto il suo splendore, con gli olivi di Paul che prendono il sopravvento: ed è proprio nonno Paul, interpretato da un perfetto Jean Reno, a essere il motivo principale per uno spaccato generazionale che racchiude in sé anche i complicati rapporti all’interno della famiglia. Ma la cornice del film è divertente e di qualità, e questo fa sì che si riesca a parlare di tematiche complesse con una leggerezza che scalda il cuore. Un’estate in Provenza, quindi, si rivela una commedia in cui, nonostante gli stereotipi siano facilmente riconoscibili e l’happy end sia assolutamente prevedibile, l’inaspettata svolta grazie ai ricordi dei trasgressivi anni Settanta restituisce sorrisi e ammirazione verso i due nonni che, sotto sotto, sono ancora dei ragazzini. Così, quella che si prospettava come una vacanza da incubo, permette a Lèa e Adrien di crescere e confrontarsi e a Thèo rivela che l’amore, quello vero, non ha bisogno di parole, ma solo di tanti gesti che lo dimostrino. Perché le difficoltà e le differenze si superano, se c’è la volontà di accettarle.
Un’estate in Provenza [Avis de Mistral, Francia 2014] REGIA Rose Bosch.
CAST Jean Reno, Anna Galiena, Chloé Jouannet, Hugo Dessioux, Lukas Pelissier.
SCENEGGIATURA Rose Bosch. FOTOGRAFIA Stephane Le Parc. MONTAGGIO Samuel Danési.
Commedia, durata 105 minuti.