Traumi
Come già scritto in queste pagine digitali, il cinema americano ha quasi esaurito le proprie idee, e così fioccano reboot o remake. Raramente la cosa accade nella serialità, punto di forza della creatività oltreoceano: X-Files, invece, dimostra il contrario e la sua “riesumazione” è stata un mezzo passo falso.
C’è da dire fin da subito che per un fan, come me, la notizia dell’uscita della decima stagione di una delle serie televisive più famose degli anni ’90 aveva creato curiosità e grande attesa: Chris Carter lo sapeva e perciò ha giocato. Ha giocato per soddisfare i gusti dei cultori infarcendo i sei episodi di citazioni e ammiccamenti, senza dimenticare di realizzare una specie di zibaldone del passato. Il problema è che sembra quasi che il tempo si sia fermato, e che dal 1993 ad oggi non ci sia stato un mutamento sia del concetto di serialità che dell’immaginario fantascientifico. La cosa può essere positiva se si pensa a quel piacevole gusto vintage che traspare dai nuovi episodi, ma rischia di rendere l’operazione “superflua” e noiosa. Gli ascolti sia in Italia che in America sembrano andare nel verso contrario, ma qui siamo chiamati a giudicare dal punto di vista critico. Mulder e Scully, loro malgrado, sono catapultati nuovamente in situazioni soprannaturali e, unica nota positiva e ovvia, tutto ruota in qualche modo intorno ai traumi post 11 settembre. Un prodotto del genere deve obbligatoriamente dialogare con il presente, e il nostro è uno dei più funesti, grazie anche a ciò che rappresenta per l’opinione pubblica la congiura terroristica. Le cospirazioni (presenti nel legame che c’è tra il primo e l’ultimo episodio), così, sembrano meno farneticanti, visto che in questi anni abbiamo constatato che la realtà è ancora più intrigata della fantasia degli sceneggiatori. Ed è proprio per questo che lo spettatore inizia a sbadigliare. Si salvano gli spunti ironici e la presenza dei mostri che popolavano anche i migliori momenti delle stagioni precedenti: mostri che la società ancora oggi non riesce a comprendere e a “difendere”, vedi episodi 2 e 3. Per incuriosire e catturare nuovo pubblico, che forse però latita per i troppi rimandi al passato, rimangono sospesi misteri e situazioni, ma tutto ciò era anche il punto debole del vecchio X-Files. David Duchovny e Gillian Anderson si prendono in giro e sguazzano nell’ambiguità del rapporto amoroso dei loro personaggi, dimostrando che il ritorno in pista potrebbe essere una spinta per le loro carriere e per la loro iconicità. Ci sarebbe molto altro da dire, ma lo spazio a disposizione scarseggia e la frustrazione di un fan potrebbe far scrivere pensieri di cui pentirsi… attendiamo il seguito e poi vediamo di tornarci su.
X-Files [id., USA 2016] IDEATORE Chris Carter.
CAST David Duchovny, Gillian Anderson, Mitch Pileggi, William B. Davis.
Fantascienza/Thriller, durata 45 minuti (episodio), stagioni 10.