2° Seeyousound – International Music Film Festival, dal 25 al 28 febbraio 2016, Torino
Il cielo sotto Berlino
La seconda edizione di Seeyousound, il primo festival di cinema a tematica musicale italiano, è stata aperta da B-Movie: Lust & Sound in West-Berlin 1979-1989, cronaca e ricordo della Berlino Ovest degli anni ’80 e della sua vivacissima scena musicale e underground.
Partendo dal punk e arrivando all’elettronica, viene raccontato l’enorme fermento musicale di cui la città tedesca è stata in quegli anni teatro. Non pensate però ad un documentario classico: in B-Movie musica e cinema, suono e immagine si fondono come capita raramente in prodotti all’apparenza simili. Non è un semplice reportage in cui le immagini si limitano a fare la cronaca, e la musica connota e rafforza i momenti più vicini alla finzione e alla rielaborazione più soggettiva. Basta vedere come si sostengono a vicenda il montaggio frenetico e lo scatenato alternarsi delle varie musiche e delle diverse canzoni per capire come suono e immagine diventino una cosa sola. A fare da Virgilio in questo viaggio è il musicista e produttore inglese Mark Reeder – anche co-sceneggiatore e autore di buona parte delle musiche –, il quale si trasferì a fine anni ’70 da Manchester a Berlino, città che, come afferma nel corso del film, “lo ha mangiato, inghiottito e digerito”. Sulla base dei suoi ricordi e delle sue esperienze, e attraverso pellicole e immagini in buona parte da lui realizzate e perlopiù inedite, Reeder riesce a immedesimare lo spettatore nell’energia e nella vitalità da cui lui stesso era stato travolto, e soprattutto a dipingere un ritratto della città parte Ovest a tutto tondo, frenetico, vitale e gioioso ma con un sottofondo più amaro e disilluso. Non è in scena solo il fermento creativo, culturale e musicale, ma anche la rabbia, l’emarginazione e la ribellione. Il muro – ricordato spesso, così come non mancano i riferimenti all’evoluzione “politica” – e la surreale condizione di una città divisa in due sono visti chiaramente come gli elementi che permettevano alla parte Ovest di essere un porto franco in cui poteva accadere di tutto, nel quale gioia e rabbia, vivacità e disillusione, creatività e disperazione (c’è anche un “cameo” di Christiane F.) ogni notte si scontravano creando un caos rigenerante che esplodeva nella musica. È bello immaginare che i personaggi che vivevano quelle notti eterne fossero angeli che hanno scelto di perdere le ali come il protagonista di Il cielo sopra Berlino: paragone non così peregrino, perché, pur con le loro mille differenze, B-Movie e il film di Wenders trasmettono e raccontano la stessa atmosfera di decadente e affascinante sospensione, rigogliosa e allo stesso tempo disillusa, che in quegli anni ha reso quella parte della città un laboratorio e un’esperienza quasi uniche nella storia recente e no.
B-Movie: Lust & Sound in West-Berlin 1979-1989 [Id., Germania 2015] REGIA Jorg Hoppe, Heiko Lange, Klaus Maeck.
CAST Mark Reeder, Blixa Bargeld, Gudrun Gut, Nick Cave, Nena, Eric Burton, Christiane F., Tilda Swinton.
SOGGETTO Jorge Hoppe, Heiko Lange, Klaus Maeck, Mark Reeder. MONTAGGIO Alexander Von Sturmfeder. MUSICHE Mark Reeder, Micha Adam.
Documentario, durata 92 minuti.