Tentare è il primo passo falso
Luca, Luigi e Matteo, tre amici che da piccoli sognavano il cinema mettendo in scena lo stallo alla messicana di Le iene, arrivati a 30 anni non hanno sogni, anzi, non ne vogliono avere. Ma quando il mondo si muove, costringendoli a delle scelte, si troveranno costretti ad affrontare il fantasma più terribile: il lavoro.
Emancipatisi dal web, dai video di Youtube, di cui continuano peraltro a riproporre schemi e quadri che hanno fatto la fortuna del gruppo (come i dialoghi al tavolino della cucina), i The Pills portano l’assalto alle sale italiane nel momento in cui il successo di Zalone è entrato nella fase della coda lunga. Sfruttando l’attenzione di cui gode il genere in questo momento e all’apice della loro visibilità social, Luca Vecchi, Luigi Di Capua e Matteo Corradini realizzano un racconto di (de)formazione in cui la nostalgia fa a botte con l’apatia. Il loro punto di riferimento sono i trentenni di oggi, cresciuti nel grembo delle TV private e dei risparmi dei genitori, cullati da velleità artistiche mai pienamente espresse e alla costante ricerca di un motivo per non doversi alzare alle 7:30 di mattina per andare in ufficio. La loro è una corsa contro la “morte” del posto fisso (percorso opposto rispetto a Zalone ma dai risultati ideologici simili) nella quale ognuno subisce un ribaltamento improvviso di prospettive. Luca si innamora di una ragazza che lo convince a partecipare a piccoli lavori part-time senza dirlo agli amici, come fosse una rapina o un’attività di spaccio, Luigi sente il bisogno di tornare allo stadio adolescenziale per dimostrare a se stesso di non essere vecchio mentre Matteo assiste alla mutazione del padre, prima food blogger e poi videomaker alle prese con la vebserie (la ‘v’ è d’obbligo) Idraulici. Inserendosi nella fortunata vena di comicità che dal web o dalla TV raggiunge il grande schermo, The Pills – Sempre meglio che lavorare riesce a essere un prodotto ibrido al quale ci si può affezionare per diversi motivi, dall’ipercitazionismo cinefilo (meravigliosa la sequenza in omaggio a Batman Begins) alla caratterizzazione dei personaggi, ma al tempo stesso anche allontanare per alcune ingenuità registiche e narrative sicuramente dovute allo stupore per un medium ancora da scoprire. Al netto di tutto, l’elemento di maggiore efficacia resta l’idea di una generazione che ha smesso di preoccuparsi del lavoro, una generazione che sa di aver perso in partenza e, per questo, non ci prova nemmeno. Come direbbe Homer Simpson: “Tentare è il primo passo verso il fallimento”.
The Pills – Sempre meglio che lavorare [Italia 2016] REGIA Luca Vecchi.
CAST Luca Vecchi, Luigi Di Capua, Matteo Corradini, Mattia Coluccia, Margherita Vicario.
SCENEGGIATURA Luca Ravenna, Matteo Corradini, Luigi Di Capua, Luca Vecchi. MUSICHE Fanuele Francesco.
Commedia, durata 82 minuti.