Le stagioni della vita
Già in libreria o in fumetteria, guardando fisicamente il volume dell’ultima fatica di Cyril Pedrosa, Gli equinozi, si intuisce di essere di fronte ad un’opera ambiziosa e che difficilmente verrà dimenticata: 336 pagine in un volume imponente ed elegante, diverso da quello di molte graphic novel anche importanti.
Il fumettista francese ha impiegato tre anni per realizzare quest’ultima sua fatica, magniloquente inno ai vari scenari offerti dalla vita , diviso in quattro capitoli coincidenti con le quattro stagioni, per ognuno dei quali è stata utilizzata una tecnica diversa: un acquerello allo stesso tempo netto e dolce per l’autunno, i ruvidi tratti della matita per l’inverno, i chiaroscuri e le sfumature dei pastelli per la primavera e la luminosità quasi pop dei colori saturati e caricati per l’estate. Il fumetto è, inoltre, costantemente intervallato da momenti di prosa, da racconti – più o meno brevi – che incorniciano pensieri e sensazioni di gente qualunque, non necessariamente interessata in maniera diretta alle vicende raccontate, immortalata dalle scelte casuali della macchina fotografica di una delle protagoniste del libro, una giovane fotografa.
Anche le vicende raccontate non coincidono necessariamente tra di loro, se non per legami quasi imperscrutabili: c’è la storia di un anziano intellettuale, quella di un uomo di mezz’età cinico e in crisi, quella della fotografa e quella – che introduce ogni stagione – di un giovane ragazzo all’alba dei tempi. Le vicende seguono binari paralleli, trovando però in comune i sentimenti che le contraddistinguono: la solitudine, la forza degli incontri nuovi o della riscoperta di vecchi affetti, il continuo dialogo tra passato e presente (e futuro) e il racconto dei saliscendi della vita. La grandezza de Gli equinozi non sta nella ricerca della tematica originale ed importante, ma proprio nella semplicità di fondo che viene filtrata dalla magniloquenza e dalla visionarietà dello stile e dalla sagace ed ardita costruzione narrativa. È come trovare un sapore pulito e quotidiano sorseggiando un grande distillato che alle spalle ha un procedimento lungo e particolare, riuscendo a cogliere tutto il suo bouquet. Qui mesto, lì ricco di speranza, qua malinconico e là dolce, trasmettendo cioè tutte le sensazioni e gli stati d’animo provati dai personaggi, e senza mai dimenticare una sottile vena umoristica quando serve, Pedrosa realizza un emozionante ritratto dell’esistenza nella sua quasi totale completezza, mischiando presente e passato, gioia e dolore, rimpianto e speranza; tutto questo con un tratto non solo estremamente significante nel sottolineare i “momenti” dei personaggi, ma sempre di per sé bellissimo, e in più di un’occasione magnifico, che basterebbe da solo a rendere Gli equinozi un appuntamento imperdibile.
Gli equinozi [Les équinoxes, Francia 2015]
TESTO Cyril Pedrosa. DISEGNI Cyril Pedrosa.
Bao Publishing, pp. 336, 33 euro.